ROCCAFORTE MONDOVÌ - Rapina in casa di un’anziana a Roccaforte Mondovì, a processo due dei presunti assalitori

Gli imputati sono due albanesi residenti ad Alba. Un terzo accusato, italiano, li ha indicati come complici: alla vittima fu strappata una catenina dal collo

Andrea Cascioli 24/09/2024 16:46

Sono a processo i due presunti complici dell’uomo che ha ammesso di aver partecipato alla rapina in casa di un’anziana a Roccaforte Mondovì, nel maggio del 2021. L.A., italiano, residente a Guarene, era stato rintracciato grazie alle telecamere all’imbocco della frazione Prea, il luogo in cui era stato commesso il crimine.
 
I carabinieri avevano visto una Volkswagen Polo di colore grigio metallizzato transitare dai varchi della vicina Santa Lucia, verso Villanova, in orari compatibili con la rapina. L’auto, trovata incidentata, era di proprietà del padre dell’accusato. Quest’ultimo, una volta messo alle strette, aveva ammesso le proprie responsabilità e indicato i due soggetti che l’avrebbero accompagnato: A.R., classe 1993, e M.B., classe 1986, entrambi di nazionalità albanese e residenti ad Alba. I due sono ora a processo a Cuneo.
 
Contro di loro pesano alcuni indizi raccolti in fase di indagini, a cominciare dal fatto che i cellulari di entrambi agganciassero celle telefoniche nella zona di Roccaforte quella sera. I carabinieri, arrivati poco prima delle otto, avevano raccolto la deposizione della vittima: un’anziana - ormai deceduta - che aveva detto di essere stata aggredita alle spalle in casa. I malviventi le avevano strappato una catenina che teneva al collo, per poi sottrarre il portafoglio e scappare.
 
Due testimoni, ascoltati nell’immediatezza dai militari, avevano detto di aver visto due uomini sulla trentina nelle vicinanze dell’abitazione: entrambi hanno descritto un soggetto con indosso una tuta nera di marca Adidas, col cappuccio, e un altro con i capelli rasati ai lati. Una terza persona, impegnata in alcuni lavori di ristrutturazione, aveva parlato di una Volkswagen Polo chiara transitata a forte velocità intorno alle 18,30, per poi ritornare indietro circa tre quarti d’ora dopo: a bordo almeno due persone, che l’uomo aveva solo intravisto.
 
Il 26 marzo sono in calendario l’esame degli imputati e la discussione del caso.

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