Aveva ancora le mani sporche del suo stesso sangue quando i carabinieri l’avevano fermato e interrogato sulle ragioni che l’avevano spinto a danneggiare alcune auto.
Nel pomeriggio del 15 novembre 2017 S.A., richiedente asilo afghano ospitato da una struttura di accoglienza a Prato Nevoso, era stato sorpreso da due passanti mentre scardinava a mani nude gli specchietti di alcuni veicoli parcheggiati in paese, in particolare una Volvo e una Lancia Ypsilon. I passanti avevano quindi allertato le forze dell’ordine che poco dopo avevano provveduto a fermare e identificare l’immigrato. Pur apparendo alterato, il sospettato non aveva opposto resistenza e nemmeno fornito spiegazioni riguardo all’inspiegabile gesto. Anche sulla fiancata di un SUV danneggiato c’erano evidenti tracce di sangue.
A carico dell’imputato la pubblica accusa ha chiesto quattro mesi di reclusione per danneggiamento aggravato, concesse le attenuanti generiche. Il giudice ha comminato la pena riconoscendo il beneficio della sospensione condizionale.