Tragedia sfiorata nella serata di ieri, domenica 11 novembre, a Pianfei. Un uomo di 35 anni, dopo una lite in famiglia, ha tentato di uccidere la madre sessantacinquenne colpendola con due coltellate, di cui una al torace, e ferendo ad una mano la zia che aveva cercato di fermarlo. Il trentacinquenne, già in cura presso il centro di salute mentale, è stato poi fermato dai Carabinieri, coordinati dal maggiore Ambrosino Tala: l'uomo prima si è barricato in casa minacciando il sucidio, poi, dopo essersi avventato armato di coltello anche contro gli agenti, è stato immobilizzato ed arrestato.
I fatti si sono verificati intorno alle ore 20.30, in una palazzina nel centro del paese. Come detto, il trentacinquenne soffre da tempo di problemi psichici, e per questo ad agosto i Carabinieri avevano sequestrato al fratello un “piccolo arsenale” di fucili e pistole, detenute regolarmente: se le armi fossero state ancora in casa, probabilmente la situazione avrebbe potuto avere conseguenze ancora peggiori. La madre – che ora è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Mondovì - e la zia dell'uomo avevano anche nascosto i coltelli presenti nell'abitazione, ma il trentacinquenne è riuscito a trovarli. Pare che le due donne, visto il peggioramento delle sue condizioni di salute, avessero deciso di portarlo in ospedale, scatenando la sua furia.
L’uomo dovrà rispondere di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.