Si è chiuso con dieci condanne e un’assoluzione il processo di primo grado per traffico internazionale di armi e spaccio davanti al tribunale di Genova, nell'ambito dell’inchiesta Ponente Forever. L’operazione era stata condotta dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Imperia insieme alla Gendarmerie francese.
Dopo diciotto mesi di indagini erano state spiccate tredici ordinanze di custodia cautelare contro altrettanti soggetti residenti in Italia, perlopiù a Sanremo, ed eseguiti altri 33 arresti in Francia. Sequestri patrimoniali per 900mila euro a carico dei sospettati, nei confronti dei quali a vario titolo erano contestate in Italia le imputazioni di concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti e armi e favoreggiamento. I francesi erano accusati invece di banda armata, traffico di armi e stupefacenti e rapina.
Nel settembre 2020 gli inquirenti avevano smantellato la rete operante tra la Liguria e la Costa Azzurra, con propaggini in Belgio e Olanda, documentando plurime cessioni di cocaina, hashish e marijuana e passaggi di armi anche da guerra (Skorpion e Ak 47). Sui traffici sembrava estendersi l’ombra della ‘ndrangheta dell’Imperiese. Carmelo Sgrò, 38 anni, originario di Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria e residente a Sanremo, era accusato infatti anche di aver favorito la latitanza di Filippo Morgante, esponente della cosca Gallico. A suo carico è stata però esclusa l’aggravante mafiosa da parte del gup distrettuale di Genova Filippo Pisaturo, che lo ha condannato a 14 anni, 2 mesi e 20 giorni di carcere.
Condanne anche per i coimputati Simone Calvini (46enne di Sanremo) a nove anni e quattro mesi, per Armand Kercuku (33enne albanese, residente a Parma) a otto anni, per Raffaele Vitale (50enne di Sanremo) a sette anni, tre mesi e 20 giorni, per Domenico Magnoli (40enne, nato a Cannes e residente a Valbonne in Francia) a quattro anni, per Luca Colombi (43enne di Sanremo) a cinque anni e sei mesi, per Giuseppe Di Giorno (50enne di Sanremo) a due anni e otto mesi, per Alex Carbone (25enne nizzardo, residente a Sanremo) a due mesi, per Jacopo Vargiu (25enne nato a Ciriè e residente a Boissano, nel Savonese) a quattro mesi, per Walter Gambeggi (33enne, nato a Cuneo e residente a Ceva) a cinque mesi. Unico assolto Alfonso Gallico, 24enne originario di Palmi nel Reggino e residente in provincia di Pordenone.
Gambeggi, per il quale si è ipotizzato un ruolo minore nella banda, era tra i destinatari delle misure cautelari. Già nel 2019 era stato trovato con dieci chili di marijuana a bordo di una Jeep Renegade in viaggio sulla Torino-Piacenza. Gli agenti della Polstrada di Alessandria Ovest lo avevano fermato nelle vicinanze dell’autogrill di Tortona. Insospettiti dall’agitazione del conducente e da un forte odore avevano proceduto alla perquisizione nel bagagliaio: per sviare i controlli il conducente portava con sé un cagnolino e diverse scatolette di cibo per cani sparse sui sedili.