Due anni di reclusione e 800 euro di multa è la pena comminata dal giudice Sandro Cavallo a un albanese residente a Farigliano, accusato di furto in abitazione.
E.S., classe 1988, si era introdotto in un cortile a Carrù nella notte del 13 luglio di tre anni fa. Qui si era impossessato dell’Audi appartenente a una sua connazionale, parcheggiata con le chiavi inserite nel quadro. Erano circa le due di notte quando l’auto veniva portata via: l’avrebbero ritrovata i carabinieri nella stessa notte, abbandonata in piazza San Giovanni a Farigliano. E.S., riconosciuto dai militari, si trovava nelle vicinanze. È emerso che in precedenza nell’arco della stessa serata l’allora 31enne era già stato identificato in un pub di Carrù, in stato di visibile ebbrezza alcolica.
Per l’accusato il pubblico ministero Gianluigi Datta ha chiesto la condanna a quattro anni di reclusione e a 927 euro di multa. L’avvocato Serena Osenda, rappresentante della parte civile, ha domandato una provvisionale di 500 euro oltre ai danni: l’auto, ha ricordato il legale, aveva subito alcuni danni meccanici al cambio e ammaccature alla carrozzeria, tanto da richiedere l’intervento del carro attrezzi.
Per conto della difesa di E.S. l’avvocato Michela Botta ha ricordato che l’imputato è nullatenente e in attesa del riconoscimento dell’invalidità civile. È anche soggetto ad amministrazione di sostegno e senza casa, motivo per cui viene seguito dalla Caritas di Mondovì e dai servizi sociali: “Come risulta dagli atti, in quel momento era del tutto ubriaco” ha ricordato il legale che lo assisteva.
Il giudice lo ha condannato, oltre al pagamento di una provvisionale di 280 euro, al risarcimento dei residui danni in sede civile.