Ci sarebbe un movente economico alla base del tentato omicidio per cui due cittadini marocchini sono stati arrestati a Saluzzo, lo scorso 22 aprile. I due, fratello e sorella, sono indiziati dell’aggressione ai danni dell’ex compagno di lei, commessa a scopo estorsivo.
Nella giornata del 29 marzo la vittima - anch’egli di nazionalità marocchina - era stata trovata all’interno di un alloggio di corso Svizzera a Torino, nel quartiere Campidoglio, con le mani legate e un cappio al collo. Dalle successive indagini dei carabinieri di Torino Mirafiori è emerso che i due indagati, residenti a Saluzzo, avrebbero raggiunto il capoluogo in auto, per poi fare rientro nel Cuneese dopo l’azione. Nel corso della rapina sarebbero stati asportati dall’abitazione del 33enne una somma in denaro e un telefono cellulare.
Lo scorso sabato 22 i militari torinesi, con l’ausilio dei colleghi della locale compagnia, hanno arrestato i due soggetti colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Torino. Devono rispondere dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona e tentato omicidio. A seguito dell’aggressione l’uomo era stato ricoverato in coma a causa delle gravissime lesioni riportate.