Nel fine settimana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Saluzzo, in un’operazione congiunta, hanno arrestato un giovane del luogo per i reati di coltivazione e detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente.
I militari, infatti, nel corso della consueta attività informativa e del monitoraggio costante degli ambienti giovanili, alcuni giorni addietro avevano acquisito notizia secondo cui un giovane di Saluzzo era dedito allo spaccio di marijuana, circostanza confermata da alcune attività di riscontro.
Ieri i carabinieri hanno deciso di effettuare una perquisizione nell’abitazione del giovane. Appena entrati in casa, i militari si sono trovati di fronte ad una vera e propria serra artigianale per la coltivazione e produzione della cannabis, allestita all’interno di una stanza. La serra era stata realizzata con coperture sintetiche, sotto le quali era stato assemblato un impianto di irrigazione di numerose piante di cannabis e di successiva essiccazione delle stesse, al termine del processo di fioritura. Nella serra artigianale, inoltre, era stato realizzato un impianto di ventilazione, con alcuni termostati digitali, ottenendo così la temperatura controllata ideale per la maturazione delle piante. Terminato il processo di crescita, la cannabis veniva scomposta e fatte essiccare, per poi essere confezionate in singole bustine, pronte per la vendita ai clienti, previa pesatura su apposita bilancia elettronica. Il ragazzo col “pollice verde”, per di più, deteneva numerose confezioni di fitofarmaci per la cura della cannabis e alcune riviste su cui reperire consigli per una cura e crescita efficace della sostanza.
Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno inoltre rinvenuto marijuana, già essiccata, per un totale di 350 grammi. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Atteso il carattere professionale della condotta delittuosa, il giovane è stato dichiarato in arresto e poi condotto presso l’abitazione di residenza, in regime di arresti domiciliari disposto dal P.M. di turno della Procura della Repubblica di Cuneo, fino all’udienza di convalida.
Le indagini dei carabinieri saluzzesi però sul suo conto sono ancora in corso per ricostruire con maggiore chiarezza chi fossero gli acquirenti delle dosi di marijuana “fatta in casa”, molto probabilmente i clienti erano tutti giovani della zona che ora rischiano, una volta identificati, la segnalazione alla Prefettura di Cuneo.