Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saluzzo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare coercitiva, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cuneo, Dr. Alberto Boetti, su richiesta del Sostituto Procuratore Marinella Pittaluga, nei confronti di un soggetto residente nell’area saluzzese, ritenuto responsabile, in concorso con altri, della rapina commessa il 2 agosto scorso presso la Banca di Credito Cooperativo di Bene Vagienna, di Piasco.
In quella circostanza, verso le ore 13, due soggetti parzialmente travisati, armati uno di un taglierino e l’altro di una pistola, si erano introdotti nell'istituto di credito. Dopo avere minacciato il direttore ed alcuni impiegati, si erano fatti consegnare il denaro custodito nelle casse, pari a 8mila euro. Poi avevano rinchiiuso tutti gli impiegati in un bagno dell’istituto bancario e si erano dati alla fuga. Ad attenderli, a breve distanza dalla banca, c’era un complice, a bordo di un camper.
Gli impiegati erano riusciti ad aprire la porta del bagno e si erano immediatamente precipitati in strada, dove avevano notato i due rapinatori salire a bordo del camper e dileguarsi in direzione di Costigliole Saluzzo. Con grande lucidità, aiutati da alcune persone che avevano in parte assistito ai fatti, avevano contattato il numero di pronto intervento, comunicando ai Carabinieri quanto era accaduto e fornendo precise indicazioni sul mezzo utilizzato e la via di fuga dei rapinatori.
Le numerose pattuglie facenti parte dell’articolato dispositivo di controllo del territorio della Compagnia di Saluzzo, che nel frattempo avevano già predisposto posti di controllo e presidiato le possibili vie di fuga del mezzo segnalato, erano riuscite, nel volgere di pochi minuti, ad individuare e bloccare il camper segnalato nella periferia del centro abitato di Saluzzo. Il mezzo, di proprietà e condotto dall’odierno indagato, era risultato perfettamente compatibile con la descrizione fornita ma, al suo interno, non erano state immediatamente rinvenute cose o tracce inerenti alla rapina commessa immediatamente prima, tantomeno i due materiali esecutori.A questo punto, i Carabinieri hanno iniziato a svolgere tempestive e articolate indagini finalizzate alla ricostruzione dei fatti e ad accertare l’effettivo coinvolgimento del soggetto fermato nell’evento delittuoso.
L’esito delle investigazioni ha confermato la piena partecipazione dell’indagato alla rapina in banca, con ruolo di autista/palo. L’uomo, infatti, stando alla ricostruzione dei fatti operata dagli inquirenti, avrebbe condotto sul luogo del delitto i due rapinatori, consentendone poi la fuga a bordo del proprio automezzo.