Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dalla Valgrana Spa e dal suo presidente Franco Biraghi.
La Valgrana e il suo Presidente Franco Biraghi subiscono da anni attacchi mediatici, aggressioni e offese tramite social network ed altri canali di comunicazione (whatsapp, ecc.) da parte di soggetti sconosciuti che mai hanno intrattenuto rapporti di alcun tipo con l’Azienda.
Stufo di ricevere, a più riprese, critiche e denigrazioni rivolte non solo contro la sua persona ma anche nei confronti della Valgrana, Franco Biraghi ha deciso di sporgere un atto di denuncia-querela verso queste persone che diffamano l’azienda e il suo esponente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’apparizione, su un social network, di un post dove viene scritto testualmente: “Uno Kosi non dovrebbe mai nascere……. ha sulla koscienza molti “kadaveri” di allevatori”, riferito a Franco Biraghi, che si va a sommare ad altre variegate accuse e dichiarazioni che si sono sempre rivelate diffamatorie, infondate e inveritiere.
Lo scopo di Valgrana e del suo Rappresentante legale Avv. Silvio Tavella è quello di difendere, in ogni sede, il buon nome e l’immagine dell’azienda e della persona di Franco Biraghi da questa campagna di denigrazioni. A tal fine è stato incaricato il proprio Legale di assumere le iniziative giudiziarie più appropriate e di chiedere i danni patrimoniali e di immagine. “Confermo - spiega l’Avv. Tavella - di aver ricevuto il mandato per esperire ogni iniziativa giudiziaria idonea a tutelare il buon nome e l’immagine sia della Valgrana sia di Franco Biraghi da attacchi mediatici che non esito a definire vergognosi da parte di soggetti che non hanno, nè hanno mai avuto, alcun rapporto personale o commerciale. Questi ultimi, comunicando con altri soggetti o, addirittura, rivolgendosi ad una platea indefinita quale quella che frequenta i social, screditano la Persona di Franco Biraghi e l’Azienda. Il denaro ottenuto dalle richieste di risarcimento dei danni per espressa volontà di Valgrana e di Franco Biraghi sarà devoluto interamente alla Scuola dell’Infanzia di Scarnafigi. Ieri mattina è stata depositata la prima querela per diffamazione. Non sarà l’ultima”.