Due cacciatori bresciani, C.M. e S.D., rispettivamente di 53 e 20 anni, sono stati deferiti dagli agenti dell settore Vigilanza faunistico ambientale della Provincia alla Procura della Repubblica di Cuneo per aver abbattuto, utilizzando richiami acustici vietati, 82 capi di fauna selvatica migratoria tra cui 30 capi di specie non cacciabili o particolarmente protette da convenzioni internazionali. L’operazione è stata portata a termine nell’ambito dei controlli finalizzati alla repressione della caccia illegale alla piccola avifauna protetta.
Gli agenti, dopo un lungo appostamento, avevano individuato i due cacciatori presso una borgata di Sampeyre intenti a sparare agli uccelli da un capanno ben mimetizzato tra gli alberi, utilizzando richiami elettroacustici vietati. Dal controllo effettuato sul posto era emerso che i cacciatori avevano abbattuto capi di cesena, tordo sassello, tordela, fringuello, cincia mora, cardellino, lucherino, cinciallegra e peppola per un totale di 82 capi.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestato insieme alle armi utilizzate per gli abbattimenti, due fucili di piccolo calibro usati dai due cacciatori per non essere individuati durante l’attività illecita oltre a due reti per uccellagione. Durante le operazioni di controllo le guardie della Provincia hanno, inoltre, elevato sanzioni amministrative per un importo di circa 1500 euro.