BARGE - Cani detenuti in condizioni non idonee in una cascina di Barge, la denuncia di "Stop Animal Crimes"

L'associazione animalista negli ultimi giorni ha segnalato due situazioni analoghe anche a Cuneo e Garessio

Redazione 09/02/2023 10:49

“In seguito a segnalazione di cittadini, lo scorso mese avevamo segnalato la presenza di tre cani detenuti all’interno di una cascina a Barge. In seguito la Polizia Locale di Barge e i Carabinieri Forestali con la ASL eseguivano sopralluogo in seguito al quale venivano rilasciate delle prescrizioni, ossia l’invito a mettere a norma entro un certo lasso di tempo. A distanza di un mese le condizioni dei cani non sembrano essere cambiate. Ciò che avevamo riscontrato noi era tre cani detenuti a catena, abbandonati ovvero utilizzati verosimilmente a guardiania dell'azienda agricola, con cucce troppo piccole e fatiscenti senza riparo, ciotole vuote, al punto che a sfamare gli animali erano i vicini poichè i cani erano sempre soli. Ma nonostante il sopralluogo della ASL e le prescrizioni, i cani, secondo immagini ottenute ieri, sono ancora a catena, senza adeguata cura e con le stesse cucce piccole, fredde e non idonee”. Si apre così il comunicato stampa diffuso stamattina dall’associazione animalista Stop Animal Crimes Italia.
 
Si legge nella nota inviata alle redazioni: “Lasciare cani soli in casa, piuttosto che in cascine non frequentate o aziende agricole, o sempre legati e senza possibilità di correre e giocare con propri simili o l’essere umano (necessità principale del cane quale specie sociale) è una barbarie che purtroppo in Italia è ancora diffusissima, e che agli occhi degli organi di controllo (soprattutto quelli veterinari ossia le ASL) pare sia aspetto secondario. Cani ancora oggi considerati strumenti, lasciati isolati, senza alcun rapporto con l’uomo, privati delle interazioni sociali con gli umani fondamentali per la loro etologia, alimentati con scarti o cibo non appropriato e senza ripari idonei, resta un'ombra buia sul rispetto dei diritti dei cani e non solo”.
 
Secondo l’associazione “spesso le autorità veterinarie sembrano estranee al reato di maltrattamento animali previsto dagli artt. 727 (maltrattamento per l’ambiente) e 544 ter (maltrattamento per lesioni), legando spesso le mani anche alle stesse forze dell’ordine i cui sequestri per maltrattamento animali dipendono dal parere delle ASL”.
 
Stop Animal Crimes Italia fa sapere di aver denunciato altri due casi in questi giorni, a Garessio e Cuneo, dove cani erano detenuti nelle medesime condizioni, a catena fissa, con cucce non idonee, senza cibo e acqua, isolati e alimentati dai vicini: in questi casi l’esito è stato diverso, con il sequestro penale degli animali con affidamento a persona idonea e denuncia per maltrattamento alla Procura della Repubblica.
 
Conclude il comunicato: “L’associazione depositerà querela di parte e ringrazia chi ha sempre il coraggio di denunciare e segnalare”.

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