OSTANA - Captazione irregolare da un torrente a scopi energetici a Ostana, intervengono i Carabinieri Forestali

L'ente gestore dell'impianto è stato multato per oltre 3 mila euro: non garantiva il rilascio di acqua necessario alla sopravvivenza degli ecosistemi fluviali

05/09/2020 10:13

I corsi d’acqua sono una grande risorsa dal punto di vista energetico; negli ultimi anni, grazie a tecnologie sempre più efficienti, sono sempre di più gli impianti per la produzione di energia idroelettrica che vengono installati anche lungo i torrenti montani. Lo sfruttamento di questa risorsa, per quanto sostenibile ed ecologica, deve tuttavia tenere conto degli ecosistemi che sopravvivono grazie allo scorrere continuo delle acque (pesci, fauna bentonica, flora acquatica e ripariale), senza recar loro danno. Per questo motivo ogni impianto che capta acqua da fiumi e torrenti, sia per scopi energetici che irrigui, è obbligato per legge a rilasciare una parte di acqua, denominata “Deflusso Minimo Vitale”, a tutela della sopravvivenza degli ecosistemi fluviali. Soprattutto nel periodo estivo, quando l’acqua naturalmente scarseggia, diventa fondamentale l’opera di vigilanza per verificare l’effettivo rilascio del DMV. A seguito di uno di questi controlli, avvenuto di recente nel comune di Ostana, i Carabinieri Forestali di Barge hanno constatato ripetute violazioni a questa specifica normativa ed hanno provveduto ad elevare un verbale amministrativo a carico dell’ente gestore, per una cifra complessiva di oltre 3.300 euro. Al trasgressore sono inoltre state impartite delle prescrizioni tecniche per adeguare l’impianto che attualmente presenta alcune difformità rispetto al progetto autorizzato.
 
L’interruzione del deflusso anche per un lasso di tempo di poche ore può comportare elevati danni ambientali per il tratto di fiume che va in secca e occorre poi molto tempo prima che le condizioni originarie di biodiversità vengano ripristinate. Proprio Ostana peraltro è divenuta recentemente sede di un Centro per lo studio dei fiumi alpini, progettato grazie alla collaborazione del Parco del Monviso con tre atenei del Piemonte (UPO, UNITO e POLITO).

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro