E' accaduto pochi giorni fa a Saluzzo: un Carabiniere libero dal servizio è stato praticamente bloccato e accerchiato da un gruppo di ragazzini. Il militare veniva fatto oggetto di pesanti insulti e minacce dirette alla sua persona e all’istituzione che rappresenta, solo perché, alcuni giorni prima, nel corso di un servizio di pattuglia aveva sottoposto a controllo alcuni di loro, segnalandone uno per possesso di droga e di oggetti atti ad offendere.
Il militare, nella circostanza, riusciva comunque ad uscire dal gruppetto di facinorosi accompagnato da cori ingiuriosi e a contattare i Carabinieri del luogo. Le immediate ricerche dei soggetti segnalati e compiutamente descritti dal Carabiniere, consentivano ai colleghi della Stazione di Saluzzo di rintracciare, a distanza di poco tempo, alcuni degli aggressori e nei giorni seguenti ad individuare tutti gli altri, grazie alle fondamentali testimonianze raccolte e all’aiuto di alcune telecamere presenti sul luogo dei fatti.
Si tratta di cinque ragazzi, di cui uno solo di maggiore età, noti ai Carabinieri del luogo per essersi resi responsabili di varie condotte illecite, come furti e danneggiamenti, ed avere manifestato comportamenti devianti anche in contesti familiari e scolastici. Tutti i soggetti coinvolti venivano pertanto deferiti alla Procura della Repubblica di Cuneo e per i minorenni di Torino, con l’accusa di violenza privata in concorso contro un pubblico ufficiale. A carico del maggiorenne, ritenuto la “mente” del gruppo, è stata applicata dal competente GIP del Tribunale di Cuneo, su richiesta del Pubblico Ministero, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Saluzzo, con la prescrizione di non allontanarsi dal domicilio nelle ore serali e notturne.