SALUZZO - Denuncia per stalking l’ex proprietario del suo negozio: “Ha versato acido sui mobili del locale”

La commerciante ha quantificato i danni subiti in 20mila euro. Altri “dispetti” sarebbero stati arrecati alle clienti della sua attività nel centro di Saluzzo

a.c. 25/08/2021 19:33

 
Un processo per stalking del tutto particolare vede sul banco degli imputati un artigiano saluzzese, V.C., accusato di persecuzioni ai danni di una sua ex affittuaria.
 
La donna, proprietaria di un’attività commerciale in corso Piemonte, lo ha denunciato per una serie di fatti che sarebbero accaduti a partire dal 2016. Nell’autunno precedente lei aveva acquistato i muri del negozio, in accordo con il proprietario al quale aveva affittato il locale tredici anni prima: “Era stato lui stesso a insistere perché comprassi. Fino ad allora i rapporti tra noi sono sempre stati cordiali, mi rivolgevo a lui per i lavori nel locale e pagavo l’affitto in maniera puntuale”.
 
Solo a partire dall’anno successivo, sostiene la persona offesa, V.C. avrebbe iniziato a non ricambiarle il saluto e poi a mettere in atto dispetti sempre più pesanti: “A marzo ho trovato la mia auto imbrattata con una sostanza viscosa che il mio carrozziere mi ha detto essere usata dagli imbianchini. In estate ho cambiato le serrature perché la toppa era stata riempita di vinavil. A quel punto ho piazzato le telecamere”. Se in un primo tempo non aveva nemmeno pensato all’ex proprietario, in seguito l’ostilità sarebbe diventata palese: “Nei due anni successivi ha preso a minacciarmi e ingiuriarmi quando mi incontra, anche in presenza di mia figlia piccola. Al sabato poi si piazzava all’uscita infastidendo le mie clienti: le minacciava e pitturava le loro auto, tanto che ho dovuto chiudere in quel giorno perdendo grossi incassi”.
 
La commerciante si dice inoltre convinta che il suo presunto persecutore abbia più volte lanciato immondizia e feci di cane davanti al negozio. Ma soprattutto che sia responsabile di aver arrecato un danno ingente alle attrezzature del suo locale: “Quel giorno l’ex moglie di V.C. mi aveva detto di averlo visto aggirarsi nei dintorni. Quando sono tornata in negozio ho sentito un forte odore di acido e ho trovato i macchinari che avevo comprato da poco completamente rovinati. L’acido era stato versato dall’alto attraverso un finestrone che avevo lasciato aperto. Si parla di danni per 10-15mila euro se oltre a quello che ho dovuto ricomprare aggiungiamo i vandalismi alla mia auto e a quella di mio marito”.
 
Sulle ragioni di tanto astio, l’autrice della denuncia afferma di poter solo ipotesi: “Forse ha pensato che avessi mandato i vigili da lui per denunciare alcuni lavori che stava facendo in casa. In realtà non l’ho mai fatto, è accaduto invece che una vigilessa entrasse in divisa nel mio negozio perché è mia amica e cliente”. Ci sarebbe stata anche una richiesta di denaro da parte di V.C.: “Disse che io e mio marito avremmo dovuto dargli 10mila euro, aggiunge ‘se non mi date i soldi vi faccio fuori’”. Il marito dal canto suo conferma l’intera versione e sostiene che nel video delle telecamere, in occasione di un danneggiamento alla serratura, si possa vedere il furgone di V.C.: “Sono dai carabinieri una decina di volte, alcune querele sono state archiviate. Ci siamo sentiti abbandonati dalle forze dell’ordine”.
 
Il processo è stato rinviato per ascoltare altri testimoni di accusa e parte civile.

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