Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Saluzzo hanno arrestato un ragazzo albanese, poco più che diciottenne, residente a Verzuolo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cuneo – Ufficio GIP – in relazione ad una serie di furti commessi in Saluzzo, in danno di abitazioni e istituti scolastici nei mesi di ottobre e novembre dello scorso anno.
L’attività d’indagine che ha condotto ai provvedimenti si è articolata nell’analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza attivi presso gli obiettivi depredati o nel centro urbano di Saluzzo, nonché attraverso l’esame di alcuni testimoni che hanno fornito preziose indicazioni per la ricostruzione dei fatti e l’identificazione degli autori.
Gli accertamenti hanno portato gli inquirenti a verificare che l’indagato, in concorso con altri soggetti minorenni, per i quali si è proceduto nelle competenti sedi, compiva due distinti furti nell’abitazione di un prelato, ubicata presso l’oratorio “don Bosco” di Saluzzo, impossessandosi, previa effrazione di porte e finestre, di denaro contante, nonché della carta bancomat intestata alla stessa vittima, con la quale nello stesso giorno venivano prelevati quasi 3.000,00 euro da uno sportello automatico.
E’ stato inoltre accertato che l’indagato, con il concorso di altre persone in via di identificazione, in due occasioni, commetteva dei furti all’interno di due distinti istituti scolastici di Saluzzo. Nell’occasione, infatti, dopo avere danneggiato le porte di ingresso, si introduceva nei locali, sottraendovi somme di denaro custodite nelle segreterie; poi, nel tentativo di impossessarsi delle monete contenute in alcuni distributori automatici di cibi e bevande ivi presenti, li danneggiava gravemente.
L’arrestato è stato quindi condotto presso la Casa Circondariale di Cuneo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere delle gravi accuse di furto in abitazione, ricettazione e utilizzo fraudolento di carta di pagamento. L’indagato è comparso dinanzi al competente GIP per l’interrogatorio di garanzia.
I tre minori indagati, risponderanno di concorso nei reati dinanzi alla Procura per i Minorenni di Torino. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare se il soggetto arrestato sia coinvolto in ulteriori eventi delittuosi commessi con analogo modus operandi e all’identificazione dei suoi complici.