Nella serata di ieri, giovedì 3 agosto, l’articolato modulo di controllo del territorio messo in atto dai Carabinieri della Compagnia di Saluzzo per la prevenzione e repressione del dilagante fenomeno dei furti in abitazione ed esercizi commerciali, specie nella stagione estiva, ha prodotto importanti risultati operativi.
Nella serata di ieri, infatti, 4 donne di etnia rom, provenienti dai campi nomadi di Collegno e Torino, sono state arrestate in flagranza di reato, perché ritenute responsabili di avere commesso un furto in un’abitazione della periferia di Saluzzo.
Per la riuscita dell’importate operazione è risultata fondamentale la collaborazione di un privato cittadino che ha segnalato ai Carabinieri i movimenti sospetti delle indagate, contribuendo alla loro cattura e al recupero della refurtiva.
Questi i fatti: verso le 18.30 di ieri, un abitante di uno stabile della periferia di Saluzzo, rientrando a casa dal lavoro, si avvedeva della presenza in strada di un’autovettura utilitaria, una vecchia Fiat Punto di colore verde, con a bordo due donne di etnia rom, che erano lì in attesa con un atteggiamento decisamente sospetto. Poco dopo, lo stesso cittadino notava altre due ragazze più giovani uscire dal suo condominio e salire a bordo di quel mezzo. L’uomo, ritenendo che le predette potessero aver commesso attività illecite, contattava tempestivamente il numero unico di pronto intervento 112, fornendo ai Carabinieri precise indicazioni sulla direzione di fuga del veicolo.
Le pattuglie in circuito, coordinate dalla Centrale Operativa, si ponevano immediatamente alla ricerca della vettura segnalata, riuscendo a localizzarla e bloccarla a svariati chilometri di distanza, in Revello, anche grazie alle preziose informazioni fornite dall’interlocutore telefonico.
Nel frattempo, un altro condomino del predetto stabile contattava i Carabinieri riferendo che presso il suo appartamento era stato commesso un furto nel quale, ignoti, dopo avere praticato un’effrazione alla porta d’ingresso, avevano sottratto numerosi monili in oro e altri oggetti di bigiotteria.
Appariva sin da subito chiaro che quelle donne appena fermate potessero essere le autrici del reato.
Venivano pertanto condotte in caserma dove, all’esito di una scrupolosa perquisizione, venivano trovate in possesso di monili di varia fattura e valore, di un orologio e di alcuni arnesi da scasso, tra cui due grossi cacciaviti e alcune placche artigianali in plastica rigida, comunemente utilizzate per ottenere l’apertura di serrature a scatto.
Il tutto era stato abilmente occultato in un vano ricavato all’interno della plancia del veicolo a loro in uso, un chiaro tentativo di eludere i controlli e guadagnarsi l’impunità rispetto ad eventuali arresti in flagranza di reato.
I proprietari dell’abitazione colpita, sentiti nell’immediatezza dai Carabinieri, riferivano che in loro assenza, nel volgere di pochi minuti, i ladri si erano introdotti nella sua abitazione dopo avere praticato un’effrazione alla porta d’ingresso. Una volta in casa, avevano rapidamente posto a soqquadro ogni stanza, impossessandosi di numerosi monili in oro e di bigiotteria e di un orologio da uomo. Le vittime, nella circostanza, riconoscevano la refurtiva recuperata e ne rientravano contestualmente in possesso.
Il sopralluogo eseguito dagli operanti confermava la dinamica dei fatti appena descritta.
In considerazione delle risultanze della rapida ed efficace attività d’indagine, le 4 donne rom, dell’età compresa tra i 27 e 44 anni, sono state dichiarate in stato di arresto, con l’accusa di furto aggravato in abitazione.
Questa mattina, il competente GIP presso il Tribunale di Cuneo, all’esito della convalida dell’arresto, ha applicato a tutte e quattro le indagate la misura di massimo rigore della custodia cautelare in carcere. Nella stessa mattinata sono state associate presso la casa circondariale di Torino “Le Vallette”.
L’arresto odierno pone in rilievo l’efficacia delle strategie d’azione elaborate dal Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo per la prevenzione e repressione dei reati predatori e del correlato modulo per macroaree di controllo del territorio, attuato dalla Compagnia di Saluzzo.