COSTIGLIOLE SALUZZO - Lite ai vertici di Federdanza, assolto l’ex presidente Ferruccio Galvagno

Il costigliolese era stato denunciato per diffamazione da un dirigente siciliano, accusato in un’intervista di aver lasciato un buco di bilancio alla federazione

Andrea Cascioli 14/06/2024 15:30

Si è chiuso davanti al tribunale di Cuneo l’ultimo strascico di una polemica che ha spaccato il mondo della danza per un decennio. Al centro l’ex presidente della Fids (Federazione italiana danza sportiva), Ferruccio Galvagno. Costigliolese, classe 1969, Galvagno è stato campione di danza negli anni Ottanta e poi tra i massimi dirigenti della federazione, che guidò per un decennio negli anni Duemila. A interrompere la sua carriera nel 2011 era stato lo scandalo delle gare truccate nella cosiddetta Danzopoli, in seguito al quale il presidente fu radiato dalla Fids e poi amnistiato.
 
L’episodio per cui è stato processato e assolto per diffamazione risale al 2020. Riguarda un’intervista video che Galvagno aveva realizzato per un sito specialistico, nel quale sosteneva che il comitato siciliano della Fids si fosse ritrovato “un buco enorme” dopo la gestione di Giovanni Costantino. Costantino, ex commissario del Coni al vertice della federazione nazionale, è il candidato che il successivo presidente della Fids Michele Barbone, vicino a Galvagno, aveva sconfitto alle elezioni del 2016. “Penso non sia assolutamente una persona adeguata. Ho visto il lascito che ha così ereditato il presidente Giovanni Gaglio” aveva detto Galvagno nell’intervista incriminata, facendo riferimento ai conti di Fids Sicilia. In aula l’attuale presidente Gaglio ha confermato l’esistenza di una perdita di esercizio, al momento della sua entrata in carica, di circa 24mila euro. C’era anche un attivo di cassa di mille euro: “Questi soldi servivano anche per pagare premi a società sportive che non erano state pagate” ha precisato.
 
Intorno all’esistenza o meno del “buco” ruota la sostanza delle accuse, per le quali il pm aveva chiesto una condanna a quattro mesi: “La perdita di esercizio è una voce parziale, il dato finale parla di un bilancio chiuso in pareggio” ha sostenuto la Procura, affermando che “Galvagno avrebbe potuto usare altre terminologie. Ha sicuramente creato un pregiudizio alla reputazione di Costantino, mettendo in pericolo le opportunità lavorative e la sua elezione a presidente nazionale della federazione”. “Avrebbe dovuto portare le prove da fonte certa e con dati certi su quello che andava a dire, ma non lo ha fatto” ha rincarato l’avvocato della parte civile, ovvero l’ex presidente siciliano Costantino.
 
Per la difesa, all’opposto, Galvagno si limitava a riferire una “voce conosciuta” nel mondo della danza: “Basta posticipare un pagamento per far sì che il bilancio risulti ‘virtuoso’: un esempio per tutti è quello delle plusvalenze delle squadre di calcio” ha affermato il legale dell’ex presidente. In ogni caso, ha aggiunto il difensore, “i mille euro contanti di attivo lasciati sono quelli di un piccolo imprenditore, qui parliamo di un comitato regionale di una federazione sportiva”. Il giudice ha infine assolto l’imputato con formula piena.

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