SALUZZO - Messaggi a raffica, lei denuncia lo stalking. La difesa: "Era lei ad essere gelosa"

Due ex conviventi divisi in tribunale: "La tartassava di telefonate" dice l'ex suocera dell'imputato. Per amici e parenti di lui erano "una coppia normalissima"

Piero Coletta 06/02/2025 17:07

Se da una parte le accuse, oltre a quella di un controllo perenne e asfissiante, parlavano di un eccesso di gelosia al limite della morbosità, dall'altro lato sono arrivate secche smentite. Prosegue il processo a carico di S.C, residente nel Saluzzese, accusato di stalking dalla ex compagna. La donna e il suo ex convivente avevano condiviso le loro vite per un quindicennio, durante il quale era nato un figlio. Nel periodo del lockdown erano giunti all'inevitabile rottura. Una collega ha ricordato come la persona offesa, le volte in cui partecipava alle cene tra loro, fosse sempre la prima ad andarsene: lui la tempestava di messaggi e lei temeva una scenata di gelosia al ritorno. Altri due dipendenti della stessa azienda hanno raccontato di quando la donna chiese loro di accompagnarla nel parcheggio del supermercato dove lavoravano, per prendere il figlio dall'ex compagno. Il tutto perché nel primo pomeriggio quest'ultimo avrebbe fatto "una sceneggiata".
 
Sul banco dei testimoni sono saliti anche i genitori della querelante, a cominciare dalla madre: "So solo che ogni volta che mia figlia veniva a trovarmi era sempre al telefono: lui la tartassava di telefonate, non so se per tenerla sotto controllo. L’ha sempre vista non libera di fare quello che voleva, doveva giustificare dove andava e cosa faceva". La teste ha aggiunto che una sera di aprile del 2020, in pieno lockdown, sua figlia la chiamò per chiederle se poteva venire da lei. L'ex compagno infatti l'avrebbe minacciata di "dare fuoco a lei e al figlio".
 
Nella giornata di oggi sono stati interrogati i testimoni della difesa, soprattutto amici e parenti. Il primo teste ha ribadito che nel periodo in cui frequentava la coppia non li ha mai visti litigare, così come non ha mai visto l'imputato rivolgere minacce nei confronti dell'ex compagna: "Io ho sempre visto una coppia normalissima". Così come ha sottolineato che la donna non aveva mai esternato lamentele nei suoi confronti per la gelosia di cui sarebbe stata oggetto. Un aspetto che è stato riportato anche dagli altri testimoni. Un'amica dell'imputato ha aggiunto dettagli, relativi alla ormai ex coppia, ma anche al figlio di questa. Il riferimento è anche agli "scambi" tra i genitori, un fatto che era già stato citato nella precedente udienza.
 
"Il luogo dello scambio era il supermercato dove lavora lei. Questi erano gli accordi: tante volte lei glielo faceva vedere, ma tante altre volte no. Una volta non l'aveva visto per due o tre settimane". Anche la teste ha confermato di non aver mai visto esternazioni di violenza o gelosia da parte dell'amico, affermando inoltre di "non averli mai visti litigare". L'unico aspetto di cui la parte offesa si sarebbe lamentata era il mancato matrimonio, ma nulla di più. Successivamente ha ancora parlato di come la donna fosse a suo giudizio gelosa. La testimone allude a quando lei scherzava con l'imputato, una cosa che la compagna dell'uomo - a suo dire - non gradiva affatto. 
 
Il giudice ha disposto il rinvio dell'udienza al 31 marzo per la discussione.

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