SALUZZO - È morto Pancrazio Chiruzzi, fu condannato per l'omicidio di Amedeo Damiano

Figura storica della malavita torinese, negli ambienti criminali era noto come "il maestro di tutti i rapinatori italiani"

Redazione 18/03/2025 16:07

È morto la scorsa notte Pancrazio Chiruzzi, settantaduenne conosciuto come il “solista del Kalashnikov”, figura di spicco della vecchia malavita torinese. Negli ambienti criminali era noto come “il maestro di tutti i rapinatori italiani”, appellativo che gli venne attribuito da un ex capo della squadra mobile della questura subalpina. Originario della provincia di Matera, si era trasferito in Piemonte negli anni ’60, iniziando la sua attività criminale all’inizio degli anni ’70. Fu arrestato undici volte, riportando condanne per oltre trent’anni. Era tornato a piede libero nel 2012. 
 
In provincia di Cuneo il suo nome è legato all’assassinio di Amedeo Damiano, direttore dell’Ussl di Saluzzo, freddato con cinque colpi di pistola da due killer che lo attendevano sotto casa il 24 marzo 1987. Chiruzzi fu condannato per concorso in omicidio, accusato di aver avuto un ruolo da intermediario tra i mandanti, mai condannati, e gli esecutori materiali del delitto. Per questo reato ha scontato la pena di 14 anni. 
 
Nel 2019, in collaborazione con la giornalista e scrittrice Rosella Simone, aveva pubblicato la sua biografia "Io sono un bandito”, mentre nel 2024 la sua storia era stata raccontata nei podcast One More Time di Luca Casadei e Non Aprite quella Podcast di J-Ax.
 
Chiruzzi era ricoverato da alcune settimane, colpito da una grave forma di polmonite.

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