Era entrato in casa presentandosi come un ‘amico’ lo spacciatore magrebino ora a giudizio per tentata violenza sessuale davanti al Tribunale di Cuneo.
I fatti contestati avvennero a Saluzzo nella tarda serata del 24 agosto 2012. Y.E.B., all’epoca 25enne, si trovava nell'alloggio di un conoscente, originario di Paesana e residente a Saluzzo, e della compagna dell’uomo, che ieri mattina (5 giugno) ha offerto la sua ricostruzione.
Dopo aver fumato insieme ai due uno spinello, il padrone di casa si era allontanato dall’abitazione per pochi minuti lasciando la fidanzata da sola con l’ospite. A quel punto Y.E.B. avrebbe iniziato a formulare insistenti avances, arrivando a offrire un telefonino cellulare alla ragazza in cambio di una prestazione sessuale.
Di fronte al rifiuto di lei, il nordafricano si sarebbe fatto aggressivo, immobilizzando sul letto la vittima e cominciando a palpeggiarla. Solo le urla e le invocazioni di aiuto della donna lo avrebbero fatto desistere e indotto alla fuga, prima che i carabinieri, allertati dai vicini di casa, potessero sopraggiungere.
In seguito avrebbe anche tentato di indurre l’aggredita a ritirare la denuncia nei suoi confronti, sia offrendole denaro sia minacciandola, anche attraverso l’ex convivente di lei che ha continuato a ricorrere ai suoi servizi come pusher ‘di fiducia’.
Y.E.B. è già stato condannato a dieci mesi di carcere nel 2017 per reati di spaccio, commessi tra l’agosto e il novembre dello stesso 2012 a Saluzzo. Tra i suoi clienti i carabinieri individuarono anche ragazze minorenni che affermarono di aver acquistato da lui dosi di hashish.
Il prossimo 23 ottobre si terrà l’udienza finale del processo.