SALUZZO - Spaccio di crack, i Carabinieri di Saluzzo hanno sgominato una banda con base a Luserna San Giovanni

Arrestati due uomini di origine gambiana, divieto di dimora nelle province di Cuneo e Torino per una terza persona, loro connazionale

Redazione 08/07/2024 15:53

Nelle prime ore di oggi, lunedì 8 luglio, a Luserna San Giovanni (TO), i Carabinieri della Compagnia di Saluzzo, collaborati in fase esecutiva da quelli del Comando provinciale di Torino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere di sottoposizione al divieto di dimora nella provincie di Torino e Cuneo, emessa dal GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di tre soggetti, tutti di origine gambiana, ritenuti responsabili detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.
 
Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’attività di indagine, convenzionalmente denominata “Crack Stone”, avviata dal mese di luglio 2023 dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Saluzzo, che ha consentito d’individuare un’abitazione nel comune di Luserna San Giovanni presso la quale era stata avviata una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente crack, a beneficio anche dei consumatori dell’area del saluzzese.
 
Le investigazioni, in particolare, hanno dimostrato come gli indagati, con precisa ripartizione di ruoli e compiti ben definiti, prendessero le ordinazioni dai “clienti” attraverso telefonate in codice e consegnassero lo stupefacente attraverso una delle finestre al piano terra dell’abitazione presso la quale dimoravano, come dimostrato anche dalle immagini raccolte dagli investigatori dell’Arma, confermate da 5 sequestri di singole dosi a carico degli acquirenti che sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa. In totale sono ben 126 i singoli episodi di spaccio contestati ai tre indagati.
 
Al termine dell’esecuzione dei provvedimenti, che ha visto impiegati circa venti Carabinieri, due degli indagati sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, mentre il terzo al divieto di dimora nelle province di Torino e Cuneo. 
 
"L’operazione costituisce una sia pur parziale risposta alla crescente preoccupazione per il sempre più diffuso spaccio di crack nella provincia, droga dagli effetti devastanti per i consumatori ma dai costi molto più contenuti rispetto ad altre sostanze che andavano per la maggiore", si legge nel comunicato diffuso dall'Arma.
 
 
 

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