Si è sentito male durante la partita di petanque tra la sua Bovesana e la Buschese ed è morto in pochi minuti. Aldo Paolazzo, 56 anni, ha lasciato questo mondo facendo ciò che più aveva amato: solo poche ore prima della tragedia, consumatasi nel pomeriggio di sabato 6 maggio, aveva superato alla Certosa di Torino l’esame per diventare arbitro regionale.

 

Sposato, padre di una figlia, nella vita gestiva un’azienda di autotrasporti, ma la grande passione sua e di tutta la famiglia erano le bocce: con la squadra di Boves, al momento prima in classifica, giocava in A2. La Federazione Italiana Bocce lo ha ricordato con parole commosse: “È assurdo, come pure scioccante, per tutti noi pensare a quanto successo nel corso di Bovesana-Buschese una partita iniziata... e mai finita. Aldo non c’è più, non potrà più indossare quella casacca da Regionale tanto desiderata. Ha lasciato un segno, un’indicazione a tutti noi: l’amore per le Bocce”.

 

Nel corso dell’intera settimana, sui campi della petanque, verrà osservato un minuto di silenzio in sua memoria. Paolazzo lascia la moglie Federica e la figlia Helena, con i suoceri Adriano e Maria Teresa, i cognati Davide con Stefania ed Emiliana con Dario, i nipoti, i cugini Benedetta con Piero e numerosi parenti. I funerali si terranno presso la chiesa parrocchiale di Rossana martedì 9 maggio alle ore 15, con corteo in partenza alle 14 dalla camera mortuaria della casa di riposo monsignor Calandri di Boves. Dopo le esequie le spoglie verranno accompagnate a Bra per la cremazione. Lunedì 8 alle ore 20, sempre nella chiesa di Rossana, la recita del Santo Rosario.