È stato condannato per violazione del divieto di allontanamento un pregiudicato saluzzese, A.M., che era stato sorpreso e denunciato dai carabinieri nel luglio dello scorso anno.
I fatti sono stati ricostruiti in aula dall’appuntato scelto Nicolò Nardone, in servizio al Norm di Saluzzo. Insieme a un collega il militare era impegnato in un pattugliamento pomeridiano nella capitale del marchesato. Transitando per i giardini della Rosa Bianca, luogo definito come “meta abituale di giovani che fanno uso di stupefacenti”, la pattuglia aveva notato A.M. seduto su una panchina insieme ad alcuni amici. Poiché era un soggetto noto e i carabinieri sapevano del provvedimento in atto nei suoi confronti, il giovane era stato portato in caserma e denunciato.
“Non ha fornito spiegazioni in merito alla sua presenza a Saluzzo e non risultavano sospensive” ha precisato l’appuntato. A carico dell’imputato il pubblico ministero Alessandro Bombardiere aveva chiesto la condanna a due mesi di arresto. L’avvocato Michela Rosso Nolasco, per la difesa, ha chiesto l’esclusione della punibilità per la tenuità del fatto e in considerazione del comportamento tenuto.
Il giudice Lorenzo Labate ha pronunciato una sentenza di condanna a un mese e dodici giorni di arresto.