FOSSANO - Chiede a un imprenditore di Savigliano 8 mila euro per certificare la conclusione del cantiere: arrestato

L'ingegnere, incaricato dal Comune di Ivrea come direttore dei lavori, è stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanza di Fossano in flagranza di reato: l'accusa è di concussione

Redazione 25/02/2020 16:28

La Guardia di Finanza di Fossano ha tratto in arresto, in flagranza di reato, un professionista residente in provincia di Torino per il reato di concussione nei confronti di un imprenditore saviglianese. Le attività di indagine, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ivrea (TO), sono partite dalla denuncia dell’imprenditore stesso, al quale erano state fatte diverse richieste indebite di denaro da parte del direttore dei lavori pubblici del cantiere dove operava la sua impresa. Il cantiere in questione, secondo quanto riportato dall'Ansa, sarebbe quello riguardante i lavori di adeguamento della piscina comunale di Ivrea.
 
L’ingegnere, incaricato dal Comune di Ivrea, procrastinava volutamente la predisposizione degli Stati Avanzamento Lavori, che avrebbero consentito alla ditta saviglianese di vedersi corrisposto quanto dovuto per le lavorazioni eseguite facendo, nel contempo, pressanti richieste di denaro all’imprenditore.
 
Il saviglianese si è visto così costretto ad elargire la somma di 8 mila euro in due tranche al fine di non incorrere nella risoluzione a suo danno del contratto ed il conseguente accollo delle penali. Questo in quanto i lavori venivano continuamente variati dall’ingegnere, con il solo fine di costringere l’imprenditore a consegnargli il denaro richiesto e solo successivamente certificare la conclusione dei lavori del cantiere.
 
Appostatisi nelle immediate vicinanze dei locali dove si sarebbe tenuto l’incontro, all’uscita dall’edificio dell’ingegnere, i finanzieri lo hanno sorpreso con un plico di banconote (6 mila euro in tutto) all’interno del soprabito. Il successivo riscontro dei numeri seriali del denaro contante ha permesso di appurare che erano esattamente le stesse che i militari avevano precedentemente provveduto ad annotare e consegnare all'imprenditore saviglianese.
 
Il soggetto veniva pertanto tratto in arresto in flagranza di reato, arresto poi convalidato dal GIP del Tribunale di Cuneo, il quale applicava la misura degli arresti domiciliari e trasmetteva, quindi, il fascicolo alla Procura della Repubblica di Ivrea. 

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