Tre scippi pressoché identici, avvenuti nell’agosto 2018 a Racconigi nel giro di una dozzina di giorni. Ogni volta il ladro si avvicinava in bicicletta a un’altra ciclista, prediligendo le donne di una certa età. Poi aspettava che la vittima si distraesse e afferrava tutto ciò che trovava nel cestino anteriore, dandosi alla fuga.

 

Il primo episodio era stato denunciato il giorno 4 da una signora di 81 anni alla quale il misterioso scippatore aveva portato via la borsa lasciata appoggiata al manubrio, contenente il portafoglio con 50 euro in contanti. Per lo spavento l’anziana aveva anche perso l’equilibrio, rovinando a terra e procurandosi la frattura del setto nasale e un trauma cranico. Stessa scena il 14 agosto, questa volta ai danni di una 79enne che si era vista “soffiare” il cellulare e 15 euro. Due giorni più tardi, infine, nel mirino dello scippatore-ciclista era finita una racconigese di 64 anni: provento del colpo appena 10 euro in contanti, quelli contenuti nel portafoglio lasciato in borsa.

 

Solo per quest’ultimo furto è stata provata in tribunale la piena responsabilità di C.D., pregiudicato oggi 63enne, originario di Prizzi in provincia di Palermo ma residente a Racconigi. L’uomo è stato condannato a sei mesi di reclusione e 800 euro di multa dal giudice Elisabetta Meinardi che lo ha invece assolto per non aver commesso il fatto riguardo agli altri due episodi contestati.

 

Il furto del 16 agosto è l’unico per il quale C.D. avesse ammesso la propria responsabilità dopo essere stato riconosciuto dalla vittima e arrestato all’esito di una serie di controlli preventivi dei carabinieri di Racconigi. Per lui il pubblico ministero Alberto Braghin aveva chiesto la condanna a due anni e nove mesi di carcere.