SAVIGLIANO - Da Casablanca a Levaldigi senza un valido motivo: 32enne marocchino obbligato a tornare indietro

L'uomo aveva anche finto una prenotazione in un albergo di Torino, ma gli agenti della Polizia di Frontiera non ci sono cascati. Medesima sorte per altri due connazionali

Redazione 18/01/2021 09:15

Sono tre i cittadini marocchini provenienti da Casablanca a carico dei quali la Polizia di Frontiera dell’Aeroporto di Levaldigi ha inibito l’ingresso sul territorio nazionale in occasione dei primi due voli del 2021.
 
Il primo, l’8 gennaio 2021, un cittadino marocchino B.R., di 32 anni. I puntuali controlli della Polizia di Frontiera hanno consentito di accertare che lo straniero, sebbene provvisto di regolare e valido titolo di viaggio, al controllo di frontiera risultava incurante delle misure anticovid-19. Nello specifico per chi proviene dal Marocco, paese incluso nell’elenco E (resto del mondo), sono previste possibilità di spostamenti solo in presenza di precise motivazioni quali, lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza con obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria all’ingresso/rientro in Italia.
 
Il cittadino straniero giunto allo scalo aeroportuale di Levaldigi ha dichiarato tramite l’autocertificazione, di voler svolgere il periodo di isolamento fiduciario presso un Hotel di Torino presentando, a dimostrazione, copia della relativa prenotazione alberghiera che, da approfonditi accertamenti, è poi emerso essere fasulla: lo straniero aveva effettuato la prenotazione presso quell’hotel per disdirla poco dopo solo allo scopo di poter disporre della relativa copia cartacea da esibire ai controlli di Frontiera nella speranza che non venisse effettuata alcuna verifica sulla stessa. Una volta notificati gli atti del provvedimento, il cittadino marocchino è stato reimbarcato sul volo diretto a Casablanca. 
 
Medesima sorte, nella serata del 12 gennaio 2021, è toccata ad altri due marocchini di 66 e 67 anni sposati tra loro, a carico dei quali era presente nella Banca Dati una nota di rintraccio per rigetto da parte della Questura di Torino del rinnovo permesso di soggiorno per motivi famigliari. Pertanto, ai due coniugi è stato inibito l’ingresso nel territorio nazionale con la conseguente emanazione di un provvedimento di respingimento alla frontiera che ha determinato il reimbarco degli stessi alla volta di Casablanca.

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