SAVIGLIANO - La guerra tra due onlus del Saviglianese finisce in tribunale

‘Quell’associazione costringe i ragazzi disabili ad accattonare nei locali’: denunciato per diffamazione un 52enne morettese, presidente di una no profit

a.c. 30/11/2019 18:09

 
Un rapporto di collaborazione infranto tra due onlus attive nell’assistenza ai ragazzi disabili è all’origine di una vera e propria ‘guerra’ giudiziaria che oppone il 52enne morettese R.D.S., fondatore della onlus Santa Monica, alla 42enne I.B., presidente dell’associazione Teatroterapia Le Nuvole che ha sede a Busca ma opera soprattutto nel territorio di Savigliano.
 
Le due organizzazioni hanno coordinato per diversi anni le loro attività di volontariato, a cominciare dalle vendite di beneficienza nei mercatini. Nel 2017 però la responsabile del gruppo 'Le Nuvole' ha querelato R.D.S. accusandolo di aver trattenuto vari prodotti donati dalle aziende per rivenderli nel suo negozio di Moretta. In seguito alle indagini della Guardia di Finanza, R.D.S. si trova ora a processo per truffa, appropriazione indebita e sostituzione di persona.
 
In un diverso procedimento, appena iniziato davanti al Tribunale di Cuneo, il 52enne deve rispondere anche di diffamazione e molestia. Oggetto delle accuse sono in particolare alcune telefonate tramite le quali l’imputato, dopo aver interrotto i rapporti con ‘Le Nuvole’, avrebbe cercato di convincere diverse famiglie ad abbandonare la onlus saviglianese. La madre di una delle giovani disabili assistite dai volontari di ‘Le Nuvole’ ha testimoniato di essere stata contattata da R.D.S. per queste ragioni nel novembre 2017: “Non l’avevo mai visto e non so come avesse il mio numero. Mi ha detto di aver visto I.B., la presidentessa dell’associazione ‘Le Nuvole’, infilare le dita in gola a mia figlia. Ha aggiunto che secondo lui ci stavano rubando i soldi e che i ragazzi venivano costretti ad accattonare nei ristoranti di Savigliano”.
 
Il riferimento è all’attività di autofinanziamento che la no profit svolge in diversi locali pubblici a Savigliano e dintorni: i ragazzi, accompagnati dai loro assistenti, vendono oggetti di artigianato al pubblico in cambio di un’offerta libera. Un’attività che secondo i responsabili del gruppo viene svolta su base del tutto volontaria e serve anche a migliorare le abilità relazionali dei disabili, ma che non tutti nell’associazione vedrebbero di buon occhio. Un’altra madre, la cui figlia aveva partecipato alle iniziative di ‘Le Nuvole’, ha detto di aver ritirato la sua adesione proprio perché non condivideva questa scelta: “Dopo diversi anni di permanenza, mia figlia mi disse che non voleva più essere utilizzata per suscitare pena negli acquirenti. Qualche genitore si era lamentato per questo e perché si spendeva troppo per le gite e le cene. Quando ho chiesto di vedere bilanci e rendiconti mi è stato risposto che I.B. non aveva tempo per occuparsi di queste cose”.
 
La questione delle vendite di autofinanziamento era al centro di un post che R.D.S. aveva pubblicato sul gruppo Facebook ‘Sei di Savigliano se’ e dal quale sarebbe scaturita la denuncia: “Il post invitava a non fidarsi delle associazioni che vanno nei locali a proporre oggetti in libera vendita e a denunciarle alle forze dell’ordine. Siccome siamo l’unica associazione che si finanzi in questo modo a Savigliano abbiamo pensato che fosse un chiaro riferimento a noi” ha spiegato il segretario del gruppo ‘Le Nuvole’. L’ex vicepresidente dell’associazione, nonché ex marito di I.B., ha a sua volta stigmatizzato questa pratica affermando di non esserne mai stato a conoscenza nel periodo in cui era attivo come volontario: “Alcuni genitori mi hanno riferito di maltrattamenti psicologici ai ragazzi, del genere ‘o vai a vendere o non vieni in gita con noi’. Io ho consigliato di denunciare tutto alle forze dell’ordine”.
 
Un esposto in merito era già stato presentato proprio da R.D.S., ma nel gennaio scorso il pubblico ministero Pier Attilio Stea lo ha archiviato perché il presidente della onlus Santa Monica non può ritenersi parte offesa. Tuttavia, l’autore della denuncia ha preannunciato l’arrivo di una nuova querela contro ‘Le Nuvole’ formulata questa volta dalle famiglie di alcuni disabili: “Ho invitato la trasmissione televisiva Le Iene a occuparsi del caso” ha aggiunto R.D.S., affermando inoltre che “a causa dei procedimenti giudiziari a mio carico sono stato costretto a dimettermi da consigliere comunale a Moretta e a chiudere la mia attività”.
 
Il processo per truffa e appropriazione indebita dovrebbe chiudersi il prossimo 16 dicembre. Quello per diffamazione è stato invece rinviato al 28 febbraio 2020 per il completamento dell’istruttoria.

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