Si terranno il prossimo lunedì 26 luglio alle ore 15 i funerali di Nerina Peroni, vedova Bosio, l’82enne musicista e protagonista dell’ultima edizione del talent show di Canale 5 Tú sí que vales.
Nella notte tra giovedì e venerdì si è spenta serenamente presso la casa di riposo Chianoc, nella sua Savigliano: qui si terranno in forma privata le esequie della donna, che sarà poi tumulata nel cimitero di Marene.
L’anziana era ospite della residenza dal novembre 2019 e proprio l’incontro con una dipendente della struttura aveva riacceso in lei la passione mai dimenticata per il pianoforte. Da qui la decisione di riprendere a esibirsi sui palchi come non aveva più fatto da oltre vent’anni. Dopo alcuni concerti e una partecipazione all’Anima Festival di Cervere, era stata selezionata per il talent show condotto da Belen Rodriguez. Di fronte a milioni di spettatori si era cimentata con successo nella “Sonata N.11 Alla Turca” di Mozart, approdando poi alla finale del programma con la “Danza Ungherese n.5” di Brahms. La sua agenda era fitta di impegni anche in questi giorni: proprio oggi avrebbe dovuto tenere un concerto a Limone Piemonte.
Sebbene la fama presso il grande pubblico sia arrivata solo nell’ultimo scorcio della sua vita, la “nonna pianista” aveva alle spalle una carriera importante. Nata a Ciriè nel 1939 da genitori toscani e cresciuta in una famiglia di musicisti, Nerina aveva iniziato lo studio della musica all’età di tre anni sotto la guida della madre. A sei anni dava i primi concerti, presentandosi con un repertorio già notevole, sia solistico che a 4 mani con la sorella maggiore Wally: la prima esibizione, datata 24 settembre 1945, fu organizzata dalla madre per celebrare la fine della guerra e la ritrovata libertà.
Dopo il diploma col massimo dei voti e la lode alla scuola di Mario Zanfi presso il Conservatorio di Torino, dove aveva conosciuto il suo futuro marito, si era dedicata esclusivamente alla musica d’assieme e all’accompagnamento liederistico: dal 1969 accompagnatrice al pianoforte di Elio Battaglia nella sua classe di canto al Conservatorio di Torino, al corso sul Lied al “Mozarteum” di Salzburg e alla Scuola Superiore “Hugo Wolf” ad Acquasparta, aveva tenuto concerti in importanti sale concertistiche ed effettuato registrazioni radiotelevisive sia in Italia che all’estero. È stata anche una delle docenti di più lunga carriera del Conservatorio di Torino e una collaboratrice preziosa, infaticabile e apprezzata guida e sostegno delle giovani voci.
Tra quanti hanno espresso in queste ore il loro cordoglio per la scomparsa di Nerina Peroni c’è il sindaco di Savigliano Giulio Ambroggio: “Ho avuto modo di conoscere sia lei che il marito, il quale era stato un apprezzato insegnante di musica alle scuole medie. In occasione della sua esibizione a Canale 5 le avevo inviato le mie congratulazioni”. C’è già un impegno dell’amministrazione comunale a ricordare la figura della musicista scomparsa, ma si attenderà l’autunno per una decisione definitiva a riguardo: “Penseremo senz’altro a un’iniziativa per commemorarla, magari un concerto con l’associazione Amici della musica o un evento che coinvolga i ragazzi delle scuole con cui lei aveva lavorato”.