È mancato questa mattina il 92enne Dario Osella, fondatore delle “Fattorie Osella” di Caramagna Piemonte. Discendente di una famiglia di margari originari della valle Stura, che da più generazioni venivano a svernare a Caramagna, Osella aveva studiato dai Barnabiti nel prestigioso Real Collegio di Moncalieri, poi si era avviato alla facoltà di giurisprudenza. Scelse di interrompere gli studi quando, nel corso di un esame di statistica, il professor Silvio Golzio gli consigliò di dedicarsi all’azienda di famiglia: “Di avvocati nel mondo che fanno solo litigare la gente c’è n’è già fin troppi”.

 

Un consiglio azzeccato, nel suo caso. Osella infatti trasformò una piccola impresa casearia in un colosso dell’agroalimentare che oggi ha 120 dipendenti e lavora, ogni giorno, 80 tonnellate di latte conferite da 22 aziende agricole del territorio. Molte le difficoltà agli inizi, anche a causa della prematura scomparsa del fratello nel 1957. In seguito Osella avrebbe dimostrato la sua creatività ideando formaggi di grande successo commerciale come “Annabella”, “L’Alpino” e il “Caramagnin”, capaci di imporsi ai gusti del pubblico.

 

Dal banco dei tagli nei piccoli negozi di paese fino a quelli dei supermercati, il marchio delle “Fattorie” si è affermato divenendo una delle principali realtà del settore. Nel 1994 nacque l’accordo con Kraft, oggi gruppo Mondolez. Ma il suo fiuto commerciale si estendeva anche ad altri settori: negli anni Ottanta fu lui, durante una gita con i margari a Vinadio, a scoprire la fonte dell’acqua Sant’Anna. Nell’azienda di imbottigliamento la famiglia detiene il 42,5% delle partecipazioni.

 

Dario Osella era vedovo dal settembre scorso della moglie Anna Carlotti, nata a Gorgonzola e cresciuta a Casale Monferrato, che è mancata all’età di 89 anni. Lascia i figli Gino e Rossella.