CHERASCO - Conclusa a Palazzo Salmatoris la mostra di Roberto Demarchi

Il 6 luglio arriva Jean Guadaire-Thor, autore della mostra “Napoleon. La campagne du monde…a Cherasco”

23/05/2024 15:25

Tre mesi segnati da afflussi di visitatori e dal crescente interesse degli specialisti di settore: si è conclusa domenica 19 maggio la mostra “Roberto Demarchi. Della natura”, esposizione personale dell’artista torinese ospitata dal 10 febbraio nelle sale di Palazzo Salmatoris. 
 
Classe 1951, docente di storia dell’arte e conferenziere, il pittore ha aperto la stagione artistica cheraschese esponendo nell’antica dimora nobiliare un’antologia di opere, sessanta pezzi in tutto, capace di riassumere, in un itinerario visivo d’impatto, i molteplici interessi alla base della propria ricerca artistica. Sacre scritture, filosofia greca, rivisitazioni di classici letterari e musicali: una grande varietà di temi riassunti nel catalogo dell’allestimento, curato dal critico Angelo Mistrangelo.
 
Se l’esordio è stato d’alto livello la prosecuzione della stagione espositiva non deluderà le aspettative: sabato 6 luglio la Città delle paci darà il benvenuto a Jean Gaudaire-Thor, autore della mostra “Napoleon. La campagne du monde … a Cherasco”. L’allestimento itinerante, realizzato nel 2021 per la ricorrenza del bicentenario dalla morte del generale corso, farà tappa a palazzo Salmatoris fino al 20 ottobre, dopo aver toccato importanti città in Italia e in Francia negli ultimi tre anni. 
 
Nato nel 1947 a Sens, in Borgogna, Gaudaire-Thor ha all’attivo 300 fra esposizioni personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti. La mostra, che unisce decine di dipinti e sculture, ripercorre la straordinaria scalata al potere di Napoleone dagli esordi, con il vittorioso assedio di Tolone nel 1793, all’incoronazione imperiale del 1804 fino alla sconfitta di Waterloo e l’esilio sull’isola di Sant’Elena. Un’epopea continentale nella quale trova spazio anche Cherasco, città dell’armistizio fra i Savoia e il Bonaparte, durante la Campagna d’Italia del 1796. 
 

c.s.

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