CUNEO - Dieci dimore storiche del Cuneese aprono al pubblico

Il progetto è stato presentato oggi nella Sala Viglione del Consiglio regionale. L’obiettivo è quello di far conoscere le ricchezze nascoste del territorio

Redazione 14/11/2024 19:10

Oggi la sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’A.D.S.I. (Associazione Dimore Storiche Italiane), in sinergia con la Regione Piemonte e il Consiglio regionale del Piemonte, ha presentato un nuovo progetto volto ad ampliare l'offerta turistica subalpina grazie all’apertura di 46 dimore private di grande interesse storico e culturale, di cui dieci in provincia di Cuneo. Un'occasione per restituire al nostro territorio quella ricchezza nascosta, intrisa di storia, cultura e tradizioni, storia di famiglia e di artigiani, che ha contribuito a fare del Piemonte uno scrigno di grande bellezza. 
 
Grazie al protocollo d'intesa che A.D.S.I. Piemonte e Valle d'Aosta e F.I.A.V.E.T. Piemonte hanno siglato al termine dell'incontro, le due realtà (l'Associazione Dimore Storiche Italiane e la Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) lavoreranno insieme per permettere ai visitatori di ammirare beni privati straordinari – su prenotazione e secondo programmi coordinati dalle agenzie di viaggio convenzionate. Esperienze esclusive e di nicchia per scoprire, e ri-scoprire in modalità nuove, le dimore degli associati A.D.S.I. – sia quelle che già abitualmente aprono al pubblico ma anche quelle normalmente non accessibili, e conoscerle da vicino come case vive, vissute, mantenute con affetto e con fatica. Un valore assoluto per l'identità italiana e la cultura di oggi e di domani. 
 
L'iniziativa è stata presentata oggi presso la Sala Viglione del Consiglio regionale, alla presenza di Davide Nicco (presidente Consiglio regionale Piemonte), dell'europarlamentare Giovanni Crosetto, di Marina Chiarelli (assessora al Turismo, Cultura, Sport e post olimpico, Pari opportunità e politiche giovanili, Regione Piemonte), Alessandro Gosztonyi (vicepresidente dell’A.D.S.I. e presidente della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta) e Gabriella Aires (presidente F.I.A.V.E.T. Piemonte).  
 
Circa il 40% delle dimore del Piemonte sono castelli, 20% ville, mentre il restante 40% comprende case storiche e palazzi. Nel 90% dei casi è anche possibile visitare i parchi che circondano queste dimore, un valore aggiunto che permette ai visitatori di immergersi nella bellezza naturale e storica di questi luoghi. Il 54% delle dimore si trova in comuni con meno di 20.000 abitanti, e ben il 29% si trova in centri con meno di 5.000 abitanti. Una capillarità che permette di valorizzare i piccoli borghi e di andare incontro ai limiti dell’overtourism in Italia.

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