CARAGLIO - Inge Morath. L'occhio e l'anima

Fino al 25 febbraio oltre duecento fotografie della prima fotogiornalista entrata a far parte dell'agenzia Magnum Photos

Francesca Barbero 22/10/2023 08:25

È stata inaugurata, nel pomeriggio di giovedì, al Filatoio di Caraglio, "Inge Morath. L'occhio e l'anima", mostra monografica che celebra, nel centenario della sua nascita, la fotoreporter austriaca originaria di Graz.
 
Fino al 25 febbraio, più di 200 fotografie ripercorrono la vita e il lavoro di una fotografa che è stata prima di tutto una viaggiatrice ("Inge inizia a fare i bagagli non appena vede una valigia", così la descriveva il marito Arthur Miller) attraverso quindici sezioni tematiche di un allestimento strettamente connesso al sito di archeologia industriale in cui è ospitato -di grande impatto la scelta di presentare alcune fotografie all'interno della sala dei torcitoi- e alla sua storia di filatura della seta e di manodopera femminile; raccontano lo sguardo, dalla sensibilità umana e artistica uniche, della prima fotogiornalista entrata a far parte della prestigiosa agenzia fotografica Magnum. Donna determinata, curiosa, capace di affermarsi in una disciplina all'epoca fondamentalmente maschile, Inge Morath arrivò alla fotografia gradualmente: fu la scrittura a introdurla prima nel mondo del fotogiornalismo e, successivamente, alla Magnum Photos, dove all'inizio collabrorava come ricercatrice, assistente e traduttrice.
 
Il percorso espositivo comincia con una serie di ritratti della fotografa ad opera di diversi autori tra cui Henri Cartier-Bresson, il primo mentore, colui che l'avvicinerà alla teoria "del momento decisivo", ed entra nel vivo con il reportage su Venezia, città del primo incarico fotografico, che segnò il suo esordio come fotogiornalista e l'inizio del suo rapporto con la macchina fotografica (scriveva Inge: "La fotografia è essenzialmente una questione personale, la ricerca di una verità interiore") e di un modo di fotografare caratterizzato dall'attenzione per il quotidiano, dal rispetto e dalla vicinanza fisica ma sopratutto emotiva con i soggetti ritratti. Un amore per l'essere umano e una ricerca di intimità che la porteranno, ogni volta, a imparare la lingua della regione in cui si trovava - arriverà a conoscere e parlare sette lingue - ad approfondire la cultura e comprendere le tradizioni locali. Lo sguardo di Inge, uno sguardo femminile attento e interessato a studiare i contesti sociali e culturali, lasciò la sua impronta non solo all'interno della Magnum ma ebbe un forte impatto sulla fotografia dell'epoca.
 
La mostra, curata da Brigitte Blüml-Kaindl, Kurt Kaindl e Marco Minuz, prosegue con le sezioni dedicate ai reportage realizzati in Iran, Spagna, Regno Unito e Irlanda, Stati Uniti (è a New York che la Morath scatta la celebre fotografia di un lama che sporge dal finestrino di un taxi, a Time Square, parte di un reportage dedicato agli animali sui set cinematografici), Romania, Austria, Russia, Cina e Francia (Parigi è la città dove conosce Bresson, David Seymour e Robert Capa, i fondatori dell'agenzia Magnum). Altre due sezioni sono dedicate ai ritratti della serie "Mask", progetto fotografico realizzato in collaborazione con l'illustratore Saul Steinberg e ai ritratti di artisti, scrittori  e celebrità tra cui Marilyn Monroe, Audrey Hepburn,  Doris Lessing, Pablo Neruda e Pablo Picasso, per citarne alcuni. Completano l'esposizione una sezione dedicata alle fotografie a colori, frutto di un lavoro di ricerca all'interno della Fondazione Morath, mai esposta prima in Italia, e una sezione con le immagini realizzate da Kurt Kaindl nella casa studio di Roxbury, la fattoria nel Connecticut, distante due ore da New York, dove Inge si trasferì dopo il matrimonio e dove morì nel 2002, all'età di 78 anni. 
 
 
Mostra promossa e organizzata da: Fondazione Artea e Regione Piemonte
A cura di: Brigitte Blüml-Kaindl, Kurt Kaindl e Marco Minuz
In collaborazione con: Suazes, Fotohof, Magnum Photos, Comune di Caraglio
Con il sostegno di: Fondazione Compagnia di San Paolo
Con il contributo di: Fondazione CRC, Fondazione CRT
Con il supporto di: Forum austriaco di cultura - Milano
 
Sede
Il Filatoio – via Matteotti, 40 - Caraglio (CN)
 
Orari
Giovedì e venerdì dalle ore 15.00 alle 19.00
Sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00.
Chiusura biglietteria ore 18.30.
 
Biglietti
intero: € 12,00 (esclusi i diritti di prevedita)
ridotto: € 9,00 (esclusi i diritti di prevedita)
riservato a: bambini/ragazzi 7- 19 anni, studenti universitari fino a 25 anni, adulti over 65, insegnanti con certificazione, soci ACLI, soci FAI, possessori di biglietto di ingresso alla mostra Fotografia è donna (La Castiglia, Saluzzo)
biglietto a tariffa ridotta per gruppi (min 10, max 20 persone): € 6,00
biglietto a tariffa ridotta per scolaresche (15-25 persone): € 3,00
ingresso gratuito: bambini fino ai 6 anni, soci ICOM, persone con disabilità + 1 accompagnatore; possessori di “Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta” o di “Abbonamento Musei Formula Extra”; guide turistiche abilitate del territorio piemontese; giornalisti (con tesserino); residenti in Caraglio soltanto la domenica mattina.
Biglietteria: presso Il Filatoio (via Matteotti 40, Caraglio) e su www.ticket.it
Info: www.fondazioneartea.org

Notizie interessanti:

Vedi altro