È stato Mauro Covacich il protagonista della serata di ieri, mercoledì 6 novembre, al festival “Ponte del Dialogo” di Dronero. Lo scrittore triestino ha portato sul palco del cine-teatro Iris un reading del suo ultimo libro, “Kafka”, pubblicato da “La Nave di Teseo”.
Un libro, quello di Covacich, che rappresenta una sorta di “atto d’amore” verso l’autore che più di tutti l’ha segnato e che esce a cento anni esatti dalla morte dello scrittore praghese. Perché, quindi, è importante conoscere Kafka oggi, a un secolo dalla sua scomparsa? “Credo che lo sia perché innanzitutto Kafka ci dice chiaramente che la letteratura è utile se fa male. - risponde Covacich - Non se è nociva, ma se ci mette a disagio, ci porta in una situazione di difficoltà: molto spesso questo ha a che fare con la verità, e la verità molte volte ci fa male. Possiamo girare intorno alle cose, oppure possiamo affrontarle: è come se Kafka ci dicesse che è questo il compito dello scrittore”.
Nel video l’intervista completa.