“Responsabilità (il)limitata di un concerto fisico” della compagnia Phonophobia, in scena dentro lo chapiteau di Zoé in città, domani (giovedì 27 luglio), alle 21, è uno spettacolo che è un atto psicomagico. Unendo musica, teatro e circo, Karita Tikka e Maristella Tesio creano una performance dove anticonformismo, ironia e libertà di espressione sono valori fondamentali e in cui il canto è percepito come forma vocale che parte dal corpo e coesiste con il corpo stesso. Due corpi femminili liberi di affermarsi e senza paura di mostrarsi nella loro unicità, affascinanti, sensuali, a volte brutali. Abbiamo fatto qualche domanda a Karita e Maristella per saperne di più, nell'attesa di assistere alla loro performance.
Che cos'è Phonophobia? Letteralmente è la paura dei suoni.
"'Phonophobia is a statement, a sisterhood, a romance - it's a relationship'. Quando pensiamo a Phonophobia pensiamo al diritto all'errore e lo stesso errore non è percepito come tale, è preservato; è creare uno spazio dove il 'bizzarro' è prezioso, gli si dà importanza e si coltiva. Phonophobia è uno spazio senza paura, un racconto femminile fantastico dove tutto è possibile. Letteralmente la paura del suono perché si vuole evidenziare il fatto che non sia solo musica, un concerto come lo pensiamo normalmente (cos'è poi la normalità?), la parola in sé spiega un atto psicomagico, lì dove c'è la paura ci inoltriamo per imparare cose nuove, crescere e 'empowering yourself' facendo musica anche se non siamo musiciste".
"Responsabilità (il)limitata di un concerto fisico", così definite la vostra performance. L'aspetto performativo arriva dal circo? Un concerto non è già di per sè qualcosa di fisico (o almeno non dovrebbe esserlo)?
"Si, ogni concerto e ogni corpo che fa un concerto è fisico di per sé. Il rapporto alla fisicità presente nel nostro concerto è legato al rischio che prendiamo con il nostro corpo, che è un corpo circense, quindi per definizione cerca di superare ciò che la società considera come limite, e con le nostre emozioni, sensibilizzare un corpo emozionale nel presente. Ci piacerebbe mettere l'accento anche su responsabilità (il)limitata, sul concetto di essere responsabili perché creiamo un momento di scambio con il pubblico e (il)limitata poiché giochiamo con certi limiti che si creano nella definizione di ciò che è circo, ciò che è teatro, ciò che è musica e ciò che è essere donna in questo mondo".
Due artiste, due donne, due anime che si sono incontrate. Chi sono Karita e Maristella?
"Siamo noi, Karita e Maristella, ognuno di voi che ci incontrerà avrà un'idea 'divina' (per dire meravigliosa) e diversa di ognuna di noi, quindi lasciamo spazio alla creazione, alla fantasia e alla non definizione".
Le canzoni di Phonophobia parlano di donne, di femminilità, di problematiche che si affrontano nella società attuale. Canzoni libere di affermare la loro purezza. Oggi, dove tutto deve piacere o compiacere per forza, affermarlo è già un atto rivoluzionario.
"Crediamo che a volte è importante affermare ciò che è ovvio o che si pensa si sappia già, che già i tanti conoscono, che è già presente nell'intelligenza collettiva, perché a volte c'è uno scarto tra ciò che si pensa sapere e ciò che si fa, quindi sentiamo il bisogno di dirlo per poterlo fare davvero e non solo idealizzare. Questa purezza è la via verso la nostra autenticità, che è composta dalle nostre esperienze ed emozioni che ci fanno crescere e vedere questo mondo con i suoi colori. Raccontiamo le storie che ci toccano profondamente e speriamo possano arrivare e servire ad altri per creare i propri colori un punto di empatia nella diversità, che non ci faccia sentire stranieri nella società in cui siamo".
Dopo lo spettacolo saliranno sul Palco Love, alle 22, Fausia & Mano Manita, terzi classificati all'edizione 2023 di Sanrito con il brano “Finché c’è luce”. Daranno vita a uno show musicale che è un flow che oscilla tra brani acustici mistici intimi e “ritmi ignoranti”.
Responsabilità (il)limitata di un concerto fisico: ingresso intero sei euro, ridotto under 16 tre euro.
Fausia & Mano Manita: ingresso a offerta libera.