La grande fotografia d’autore, con le mostre concomitanti di due maestri di caratura mondiale quali Robert Doisneau al Filatoio di Caraglio ed Elliott Erwitt alla Castiglia di Saluzzo, è protagonista dell’offerta culturale autunnale della provincia di Cuneo. Un doppio progetto espositivo curato dalla Fondazione Artea che, dalla seconda metà di ottobre e fino a febbraio del prossimo anno, animerà gli spazi di due gioielli del patrimonio architettonico del territorio con gli scatti di chi ha saputo raccontare il mondo attraverso immagini spesso divenute iconiche, colme di sensibilità, energia comunicativa, talvolta ironia, oltre che sapienza tecnica.
Intitolata “Robert Doisneau. Trame di vita”, la mostra del Filatoio di Caraglio sarà visitabile dal 18 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025 e proporrà una selezione di un centinaio di fotografie originali, perlopiù in bianco e nero, che in otto sezioni cronologiche ripercorrono la carriera di questo straordinario interprete dell’arte fotografica del secolo scorso. Particolarmente significativa, in virtù dell’edificio che lo ospita – il Filatoio è uno dei più antichi setifici d’Europa, mirabile esempio di protoindustria – è una serie inedita di fotografie tratte dal reportage realizzato nel 1945 nella manifattura tessile di Aubusson, parte dell’area tematica dedicata al progetto con cui Doisneau documentò l’evoluzione del mondo produttivo nella sua Francia del Secondo Dopoguerra, testimoniando l’attività nelle fabbriche e le condizioni lavorative di quegli anni. L’itinerario di visita, aperto dal primo scatto realizzato a soli diciassette anni nel 1929, svelerà inoltre ai visitatori volti e luoghi delle periferie parigine, conducendo in quella dimensione a lui, residente nella banlieue di Montrouge, particolarmente cara: frammenti di vita quotidiana e gente di strada furono infatti il suo soggetto preferito, come in mostra evidenziano le foto nei bistrot, quelle di bambini che giocano o le scene dei momenti di festa e di innamorati, fra cui il celeberrimo scatto Baiser de l’hotel de ville.
Con la mostra “Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole” la Castiglia di Saluzzo celebra uno dei più noti fotografi contemporanei a pochi mesi dalla sua scomparsa, ospitando dal 19 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025 un percorso espositivo che, in sette sezioni composte da una selezione di circa cento scatti, ripercorre l’intera carriera dell’autore franco-americano. Un allestimento che riunisce per la prima volta immagini in bianco e nero e immagini a colori, da cui emerge un intenso spaccato della storia e del costume del Novecento, illustrato da Erwitt con la sua tipica ironia, pervasa da una vena surreale e romantica. Il suo obiettivo ha immortalato e istanti talvolta divenuti veri e propri simboli del nostro tempo – ne è un esempio il diverbio tra Richard Nixon e Nikita Chruščëv – e lavorando per la prestigiosa agenzia Magnum Photos ha ritratto alcuni dei personaggi più significativi del XX secolo, da Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, ai presidenti americani dagli anni Cinquanta in poi, fino a Marilyn Monroe, svelata nell’intimità del privato come durante i momenti di pausa sul set.
“Robert Doisneau. Trame di vita” al Filatoio di Caraglio è un progetto della Fondazione Artea, realizzato in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau il Comune di Caraglio, con la curatela di Gabriel Bauret, e sarà visitabile giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19, sabato, domenica e festivi, dalle ore 10 alle 19.
“Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole” è invece un progetto promosso e organizzato dal Comune di Saluzzo e Fondazione Artea, curato da Biba Giachetti, e realizzato in collaborazione con la Fondazione Amleto Bertoni e Orion57. La Castiglia di Saluzzo accoglierà i visitatori venerdì, dalle ore 15 alle 19, sabato, domenica e festivi, dalle ore 10 alle 19.
Da martedì 1° ottobre sarà possibile acquistare i biglietti di entrambe le mostre in prevendita su ticket.it.