“Cuneo resta un libro aperto”, dice il Comune richiamando il claim scelto per la candidatura a Capitale Italiana del Libro. L’edizione 2025, però, è un capitolo chiuso. A sancirlo è stata la pubblicazione della short list dei sei comuni selezionati per la “finalissima” al ministero della Cultura.
Non c’è Cuneo, ma nemmeno tutti gli altri capoluoghi di provincia che si contendevano il titolo e che - in teoria - dovevano essere i più accreditati: Benevento, Latina, Mantova, Terni. “È stata fatta una scelta a favore dei piccoli centri, pressoché tutti collocati nel Sud del Paese” sintetizza la sindaca Patrizia Manassero nel dare la notizia ai consiglieri comunali, riuniti in seduta. In lizza rimangono infatti due comuni in provincia di Roma, Grottaferrata e Subiaco, due nel Napoletano, Ischia e Sorrento, la molisana Macchiagodena e Mistretta, nel Messinese.
Una scelta con un preciso criterio geografico, nello spirito di una manifestazione che - a partire dal 2020 - ha alternato Settentrione e Meridione ma anche grandi e piccoli centri. Il consigliere Paolo Armellini (Indipendenti) avanza l’ipotesi che a sfavore di Cuneo abbia giocato il fatto che un’altra città piemontese, Ivrea, era stata capitale del libro tre edizioni fa. Non è detto, però: la Calabria per esempio ha già avuto due riconoscimenti analoghi, a Vibo Valentia nel 2021 e a Taurianova nell’anno in corso.
Sia come sia, non sarà la città tra Gesso e Stura a fregiarsi del titolo malgrado ciò che era stato messo sul piatto nel dossier curato da Oliviero Ponte di Pino, il responsabile del programma di Bookcity Milano. “Siamo convinti del valore del dossier con cui ci siamo presentati - intitolato Cuneo è un libro aperto - e che ha dato avvio a una serie di attività che anticiperanno l’apertura del polo culturale di Santa Croce” commenta la sindaca, menzionando la prima conferenza della serie “Reading forward, dialoghi sulla biblioteca”, che proprio ieri (lunedì 25) ha visto la presenza di Neus Castellano Tudela, direttrice della biblioteca Garcia Marquez di Barcellona.
“Si è avviato con il territorio, la struttura interna e le altre città un percorso che avrà altre tappe e ci permetterà di interpretare al meglio i bisogni sia degli operatori che dei cittadini che usufruiscono della biblioteca” conclude la prima cittadina, ringraziando tutti coloro che hanno lavorato all’obiettivo: “Siamo convinti che quanto Cuneo ha fatto e sta facendo a beneficio della lettura e dei libri sia culturalmente, socialmente, economicamente importante e quindi noi continueremo a lavorare”.