Una riproduzione della penna di Cesare Pavese in serie limitata è stata donata questa mattina al generale Francesco Paolo Figliuolo dall’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, con l’auspicio che il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 possa utilizzarla per “firmare le ordinanze per vincere la pandemia” e, soprattutto, “per firmare molte nuove forniture di vaccini per tutto il Paese”.
La consegna è avvenuta durante la visita al centro vaccinale della Ferrero di Alba, alla presenza del capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, e del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Icardi, già sindaco di Santo Stefano Belbo, il paese natale di Pavese e presidente della Fondazione intitolata allo scrittore, ha poi sottolineato come, oltre ai vaccini, sia altrettanto strategico lo spirito di squadra espresso dal territorio nella lotta contro il virus, riferendosi in particolare ai centri vaccinali che stanno sorgendo in tutto il Piemonte, grazie al coinvolgimento di sindaci, volontari e imprese private. Nel caso specifico, l’assessore ha ringraziato la signora Maria Franca Ferrero e la Fondazione Ferrero, oltre che la Banca d’Alba per avere entrambe messo a disposizione della popolazione dei centri vaccinali di grandi potenzialità operative.
"Con il coordinamento del generale Figliuolo – ha dichiarato Icardi -, la campagna di vaccinazione nazionale ha senza dubbio cambiato passo ed ora occorre che anche l’Europa si metta al passo, mantenendo gli impegni nelle forniture dei vaccini".
Ricordando l’anniversario della Brigata alpina “Taurinense”, già comandata dallo stesso generale Figliuolo, l’assessore Icardi ha aggiunto: "L’impegno degli uomini dell’Esercito, come il Piemonte può testimoniare, in questo anno di emergenza sanitaria è sempre stato una garanzia di successo. Dalla realizzazione delle tensostrutture agli ospedali da campo, dall’operatività nei presidi sanitari alle donazioni di sangue, il ruolo dei militari si è rivelato di rilevanza strategica. La divisa degli alpini per i piemontesi è considerata alla stregua di un simbolo sacro, sinonimo di sacrificio, capacità organizzativa, efficienza e affidabilità".