Dimenticate le battute di Zelig e del Bagaglino. Al Caffè Letterario di Bra la comicità ha messo in mostra un nuovo (vecchio) volto: quello di Pino Milenr. Nella serata di giovedì 16 gennaio, il mattatore braidese, dotato di un’energia a ciclo continuo e capace di stupire per i suoi ritmi incalzanti, ha raccontato aneddoti di vita e di carriera, con quell’ironia semplice e diretta che piace sia ai giovani sia ai nonni. Gli studi di Telecupole come centro comico di gravità permanente. Il dialetto piemontese come trincea identitaria. La braidesità nel sangue. Pino Milenr ha coinvolto allegramente il folto pubblico, attraverso un esilarante dialogo con la conduttrice Silvia Gullino, che ha svelato le tante anime racchiuse in lui. Pino Milenr che fa ridere. Pino Milenr che canta. Pino Milenr che recita. E poi Pino Milenr uomo, quel Giuseppe Milanesio nato a Bra l’11 ottobre 1948, legato alla famiglia e che ha dato alle stampe “L’uomo con l’armonica”, finalista del premio l’Arvangia 2018. Un romanzo dedicato allo zio Filippo, uno delle migliaia di italiani partiti per il fronte russo nella Seconda Guerra Mondiale e mai tornato. Pagine a metà tra storia e fantasia in cui il noto cabarettista ha svestito la maschera dello “Scacciapensieri” per mostrare la cicatrice di un dolore impresso nella memoria, difficile da ricordare, ma anche da dimenticare.
E poi c’è “La vita… Una comica”, il libro in cui ha ripercorso in modo ironico e creativo tutta la sua brillante carriera, fatta di applausi, sorrisi e canzoni dal 1988 ad oggi. Insomma, risate e riflessioni al Mondadori Bookstore di via Carando, in un clima denso di partecipazione e buonumore, sintetizzato nell’ennesimo incontro di successo, nato dalla collaborazione tra la Città di Bra, l’Associazione Albedo, la Condotta Slow Food, l’IPS Mucci e Novacoop, che hanno scommesso sulla cultura, come occasione di socializzazione. Non a caso il sindaco Gianni Fogliato ha sottolineato la grande valenza dell’iniziativa firmata da Silvia Gullino, vista come importante momento di crescita e di unione di una comunità. La serata ha registrato intensi momenti emotivi, grazie alla pittrice Maura Boccato, che ha declamato la poesia “Natale 1942” di Giuseppe “Peppino” Prisco, medaglia d’argento al valor militare, reduce dal fronte di Russia. Inoltre, non sono mancati gli interventi del giornalista Silvano Bertaina e degli aedi braidesi Pino Berrino e Bernardo Negro, fino al ricco coffee break finale. Per la serie “vedi il Caffè Letterario e poi torna”, giovedì 20 febbraio, alle ore 21, sarà di nuovo protagonista al Mondadori Crocicchio lo scrittore Gian Maria Aliberti Gerbotto, che presenterà il suo nuovissimo libro “Io sono + forte”, una storia per dare un calcio a bullismo e cyberbullismo. Ragazzi, save the date!