Decidere di aprire un’attività in montagna è spesso un azzardo, ma farlo in tempi come questi è ancora più coraggioso. L’entità della scommessa però non ha spaventato Franco Musso e suo figlio Ermes che anzi hanno pensato di trasformarla in realtà proprio nel periodo del Covid.
Come sede del loro punto vendita di alimentari e gelati hanno scelto la borgata di Chialvetta, nel comune di Acceglio, proprio al fondo della valle Maira. Il paesino a 1494 metri di altezza è il centro principale del vallone di Unerzio e si raggiunge da Acceglio deviando verso il Gheit. Un luogo che negli anni è stato oggetto di un magnifico recupero e che camminatori e scialpinisti ben conoscono, perché è punto di partenza o di arrivo di numerosi percorsi escursionistici: la Grande Traversata delle Alpi, la Via Alpina, i Percorsi Occitani, il sentiero Roberto Cavallero, la Scurcio di Acceglio.
I Musso, titolari del negozio di alimentari ‘La Favola’ a San Defendente di Cervasca, hanno le loro radici familiari in questa piccola perla della valle occitana: “Mia madre è originaria di Chialvetta e qui vive ancora mio nonno. Proprio durante l’emergenza è tornata in paese con i miei fratelli e qui abbiamo deciso di intraprendere questa attività” spiega il 32enne Ermes, che aiuta il padre nella gestione del punto vendita. L’idea di Franco Musso è quella di portare avanti il negozio per il periodo estivo, ma non è escluso che l’esperienza possa proseguire oltre la bella stagione.
Per il momento i riscontri della neonata N’a buteo da favola sono stati più che positivi: “Il sabato e la domenica la gente incomincia a muoversi e abbiamo avuto ottimi ricavi con le vendite del gelato artigianale Crea sia da asporto che confezionato. I clienti sono contenti ed è già nato un bel passaparola in valle”. Sull’Ape del gelataio è installata anche la macchinetta del caffè, ma ormai i tempi sono maturi per un salto di qualità. A partire da sabato 13 giugno, infatti, incomincia la vendita di frutta, verdura, salami e generi alimentari: si spera nell’arrivo dei turisti -anche francesi e tedeschi - che potrebbero ridare linfa a un paese dove l’unico locale storico, l’osteria della Gardetta ‘da Rolando’, è anch’esso pronto a riaprire i battenti.