CUNEO - Cuneo, nel giardino condominiale spuntano le aree ‘recintate’ per i bambini

La singolare iniziativa è stata assunta da un gruppo di residenti per garantire il rispetto delle distanze: ‘Ora ogni famiglia può far giocare i propri figli in sicurezza’

Andrea Cascioli 10/04/2020 17:41

 
Con la chiusura di parchi pubblici e aree gioco le famiglie con bambini si trovano nella difficile situazione di non poter assicurare ai propri figli il normale svago all’aria aperta. Chi ha la fortuna di disporre almeno di un cortile o un giardino condominiale può comunque organizzarsi in autonomia, a patto di rispettare tutte le disposizioni previste per far fronte all’emergenza sanitaria.
 
In un condominio di Cuneo Nuova, nella zona di viale Angeli, c’è chi ha pensato a una soluzione creativa per distrarre per un po’ i più piccoli senza sacrificare la sicurezza di nessuno. Si parla di un complesso residenziale da due palazzi che ospita 28 famiglie, molte delle quali con figli. Per loro, dopo la chiusura di villa Sarah e degli altri parchi vicini, lo spazio verde di circa 150 metri sul retro del condominio è diventato l’unica ancora di salvezza nelle lunghe giornate di isolamento. Tra i piccoli c’è quindi chi approfitta delle brevi uscite al sole per tirare due calci al pallone o fare un po’ di ginnastica: “Abbiamo anche iniziato a confrontarci tra genitori, creando una bella socialità spontanea” racconta uno dei residenti.
 
L’eccessivo via vai di questi giorni aveva però suscitato i malumori di alcuni abitanti della zona meno ben disposti verso l'‘ora d'aria’ genitoriale e attirato l’attenzione della Polizia Municipale. Le regole in questo caso parlano chiaro: il cortile o giardino condominiale è uno spazio privato accessorio della propria abitazione e resta quindi usufruibile da ciascun inquilino, fermo restando il divieto di assembramento che vale anche per i bambini.
 
Attraverso il tam tam di Whatsapp, allora, si è pensato di spegnere sul nascere ogni polemica recintando l’area con un nastro segnaletico. Ciascuna famiglia ha quindi a disposizione il proprio ‘quadrato verde’ all’interno del quale le distanze sono non solo rispettate, ma anche segnate.
 
Ieri pomeriggio è partita la sperimentazione, grazie all'iniziativa di due genitori che per l’occasione - con un pizzico di goliardia - erano vestiti con abbigliamento conforme al 100% alle norme sanitarie. Va da sé che le delimitazioni sono solo temporanee e ciascuno è chiamato a non abbandonare nulla in giro: “I ‘confini’ vengono smontati quando si smette di giocare, ognuno porta a casa i propri nastri e così può organizzarsi in autonomia”. Per ora l’’autogestione’ sta avendo successo, per la gioia - è il caso di dirlo - di grandi e piccini.

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