È partito con una bicicletta e il necessario per sopravvivere lasciandosi alle spalle il piccolo borgo di Astudillo, nella provincia di Palencia al nord della Spagna. Milleduecento abitanti che ha momentaneamente salutato per andare alla scoperta di altri Paesi. “Dove andrò? Sinceramente ora non lo so”. Così risponde Abril García, spagnolo di trentatré anni che sta attraversando parte dell’Europa pedalando. “L’intenzione è continuare andando a est, verso l’Asia. La Turchia e l’Iran sono Paesi che mi affascinano. Non so quanto pedalerò, può essere da alcuni mesi a un anno, ma chissà, magari anche di più”.
In questi giorni Abril ha attraversato parte del Piemonte, passando anche per la provincia di Cuneo. Ha dormito una notte con la sua piccola tenda verde fosforescente in un prato in una frazione di Gaiola, in valle Stura, e la mattina dopo è ripartito. “Mi trovo in questo Paese da cinque giorni e mi sono sentito molto accolto. Ieri sera sono arrivato davanti a un centro sportivo, ma fuori pioveva tanto quindi sono entrato e ho cenato con loro. Abbiamo bevuto qualche bicchiere di vino insieme e mi hanno proposto di dormire lì”. Ci sono persone che gli hanno offerto una doccia calda, un pasto, due chiacchiere e un po’ di compagnia. “Sono contentissimo di passare in Italia dopo essere stato tanti giorni in Francia. Per me è un po’ come tornare a casa”.
Abril questo viaggio l’ha progettato e aspettato a lungo. “Nell’ultimo anno ho lavorato e messo da parte i soldi necessari. Il lavoro mi piaceva ma la routine era diventata pesante e ho deciso di dare valore al mio tempo. Un’esperienza di questo tipo, che mette alla prova sia il fisico che la mente, mi è sembrata una buona idea. Penso possano derivarne cose positive per me”. Uno degli aspetti che dà valore a questo viaggio è la possibilità di esplorare differenti territori ed entrare in contatto con tante persone e culture diverse. “Mi sento molto arricchito”, commenta.
“Ho attraversato pedalando una parte delle Alpi. I paesaggi dal Colle della Maddalena fino a Cuneo sono una meraviglia. Mi piacciono tanto le montagne e il Piemonte è stupendo con i suoi vigneti e i piccoli paesi”. Non è la prima volta che Abril visita l’Italia, era già stato in vacanza anni fa a Parma e Venezia. “Quei viaggi mi sono piaciuti molto, però sono diversi da quello che sto affrontando adesso. Girando i Paesi con la mia bicicletta ho la possibilità di conoscere i luoghi più a fondo, di immergermi dentro agli ambienti, non solo come turista esterno”.
Viaggiare da soli non è sempre semplice, si possono incontrare tante difficoltà e la solitudine spesso fa il capolino. Cambiare strada e tornare indietro non sono ipotesi così remote. “Prima di partire avevo paura di sentirmi solo e non riuscire a godere a pieno di questa avventura. Secondo me condividere le cose con qualcuno le rende più belle, ma stando da solo mi sento più esposto a tutto, l’esperienza è più intensa e arricchente”.
Dopo essere partito da qualche settimana il timore iniziale ha lasciato il posto alla voglia di conoscere una parte di mondo sconosciuta, ma anche un po’ di scoprire nuovi aspetti di sé. “Adesso non ho più paura e, a parte qualche breve momento, non mi sento solo”. Merito anche delle persone che ha incontrato durante le sue lunghe pedalate e che hanno condiviso con lui momenti di quotidianità che l’hanno fatto sentire come se fosse casa.