“Ci chiedono con gentilezza, ci volete? Costruiteci un’ambasciata in un luogo neutrale, a condizione che sulla terra ci sia la pace”. A parlare è il portavoce del Movimento Raeliano Italiano Giuseppe Caruso, il riferimento, manco a dirlo, è agli elohim, gli alieni che secondo il movimento religioso avrebbero creato la vita sulla terra.
La serata organizzata venerdì 24 maggio dal MRI ha indubbiamente suscitato l’interesse dei cuneesi. Una cinquantina di persone ha affollato la sala della Biblioteca Civica e qualcuno è stato addirittura costretto a rimanere fuori. All’incontro c’era un po’ di tutto: tra curiosi, appassionati di teorie paleoastronautiche, interessati alla filosofia dei raeliani e scettici pronti a fare domande o semplicemente a ridere sotto i baffi.
Oltre a paventare la necessità di costruire un’ambasciata per gli alieni, i raeliani hanno presentato le loro credenze alla città di Cuneo. “Ci sono tante prove che persone abitano altri pianeti”. Poi la proiezione di un video del saggista Mauro Biglino con analogie tra spermatozoi e alcuni geroglifici, a dimostrare come le civiltà antiche avessero conoscenze tecnologiche avanzate. “Nella storia ci sono tante prove del passaggio degli alieni dai cerchi nel grano agli avvistamenti ufo. Non solo testimonianze storiche, ma anche nelle antiche scritture”.
Poi il racconto della storia di Rael e la virata su un’approccio più filosofico alla vita: “Siamo su questo pianeta per divertirci e nient’altro”. Caruso ha poi continuato il suo volo pindarico da Gesù, che diceva “mio padre è nei cieli”, fino al dannunziano “Fare della propria vita un’opera d’arte”. Un sincretismo che trova particolari riferimenti nella Genesi, in quanto secondo i seguaci di Rael, gli extraterrestri avrebbero “creato l’uomo a loro immagine e somiglianza”.
A fine conferenza Caruso (NEL VIDEO) si è detto soddisfatto della serata: "Qui a Cuneo ho trovato delle persone intelligenti". Speriamo abbia ragione.