Si è concluso nel pomeriggio di domenica 28 maggio con un concerto del coro di Capodistria ospite fuori concorso, vincitore delle due precedenti edizioni, insieme con il coro dell’Istituto comprensivo di Busca “Cantallegrando” con il complesso bandistico di Castelletto Busca alla Fiera di Maggio, il quinto concorso canoro Internazionale per cori delle scuole primarie “In coro per un sogno”. Busca ha accolto al meglio gli oltre tremila bambini, oltre a genitori ed insegnanti, che si sono alternati sul palco del Palazzetto; arrivavano da tutto il Piemonte, tutta Italia e anche dall’Argentina, Slovenia e dalla Croazia. La manifestazione ad oggi si presenta davvero come una delle più importanti del panorama nazionale non solo come numero di partecipanti cresciuti in maniera esponenziale di anno in anno ma anche e soprattutto come qualità organizzativa. Nulla è stato lasciato al caso tutto definito nel minimo particolare come ha sottolineato anche il sindaco Marco Gallo: “Si tratta di un grande impegno organizzativo, ringrazio per la volontà di iniziativa gli insegnanti e il dirigente dell’istituto comprensivo di Busca, Davide Martini, e, per il sostegno, gli imprenditori locali, gli enti e le banche, per merito dei quali un’impresa come questa è ancora in crescita. “In coro per un sogno”, insieme a diverse altre realtà ed iniziative, contribuisce in modo determinante a qualificare la città nella sua vocazione ad essere una capitale dell’educazione musicale”. Il tema dell’edizione è stato l’“Inclusione” a cui si sono ispirati i brani in concorso; la giuria di tutto rispetto era composta da esperti nel settore: presidente Massimo Peiretti, direttore del Coro del conservatorio Ghedini di Cuneo, Enrico Miolano, direttore del Coro del Marchesato di Saluzzo, Valter Protto, Elisabetta Mellano, Maria Grazia Varrone. I laboratori pomeridiani sono stati in parte animati dagli operatori de “La Fabbrica dei suoni” impegnando i bambini che si sono destreggiati tra doppiaggio di cartoon, il musical di Peter Pan della compagnia Fantateatro e l’esperimento di coralità attraverso l’uso della voce e del corpo in movimento dell’artista Maria Grazia Bellia e il tanto atteso momento di Arturo. Gli spettacoli sono stati presentati dall’insostituibile Giangi Giordano e in alternarsi da Giulia Brenna, Omar Ramero e Ilaria Salzotto; la manifestazione ha preso il via lunedì 22 quando si sono esibiti, fuori concorso, i cori delle cinque annate delle classi della scuola primaria del capoluogo più quelli delle due scuole di San Chiaffredo e Castelletto ed il coro dell’istituto comprensivo “Cantallegrando”. Molto apprezzato il discorso di apertura del dirigente Martini di cui riportiamo uno stralcio perché ha sintetizzato perfettamente lo spirito del concorso “Il coro è una grande metafora della comunità, in particolare della comunità educante. Se ognuno canta in armonia e seguendo la stessa melodia, il risultato è piacevole, emozionante, arricchente. Se qualcuno vuole cantare più forte e stona il risultato è pessimo. Come in un coro tutti cantano uniti, la speranza è che tutte le voci della comunità educante si uniscano all’unisono per la crescita dei ragazzi, per il nostro futuro”. Martedì 23 e mercoledì 24 è andata in scena la rassegna dei 16 cori fuori concorso tra i quali quello della scuola primaria di Caldarola, la città “gemellata” con Busca dopo il terremoto del 2016. Giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 maggio si è entrati nel vivo del concorso; il dirigente Martini ha volutamente il giovedì fatto riferimento al termine “Concorso”, visto che era la prima serata del concorso appunto. La parola deriva dal latino “cum currere”, ossia correre insieme. Così i ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del coro e dei laboratori, ma per esteso dell’intera manifestazione hanno concorso alla propria crescita e formazione. Al di là di quello che è l’esito del concorso appunto, sono fondamentali le emozioni, la grinta e l’impegno che caratterizzano tutte le esperienze umane, ed in particolare quelle dei nostri bambini. Ciascuna sera sono stati assegnati tre premi: 1.000 euro al primo classificato, 500 euro al secondo e 200 euro al terzo; la classifica del giovedì ha visto sul gradino più alto del podio Bastia Mondovì, secondo posto per Robilante e terzo L. Einaudi di Cuneo. Questa la graduatoria del venerdì: 1° Pinerolo, 2° Lecco e 3° Fano; sabato ha primeggiato Latiano, argento per Biella e bronzo per Canale d’Alba. Lo staff organizzativo composto dalle insegnanti Paola Eandi, Nadia Torino e Paola Oberto e dalle mamme Adriana Biamonte, Ornella Meloni, Maria Chiara Giusiano vuol dire un grande grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento in svariati modi e al supporto dei tanti volontari che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione, a tutta la macchina organizzativa che lavora mesi e mesi per questa settimana, i tantissimi ragazzi di generazioni diverse dall’alberghiero alla terza media ad indirizzo musicale, agli universitari, alle insegnanti in pensione e a quelle in forza, alle famiglie che hanno ospitato ma anche collaborato attivamente, all’amministrazione comunale, davvero a tutti nessuno escluso perché se tutto funziona è grazie a questa grande collaborazione di tante persone. Concludiamo ancora con le parole di Martini che nell’ultima serata si è soffermato sull’inclusione, il tema del concorso, a come le emozioni quali il dolore, la gioia, la passione non abbiano distinzione di nazionalità, cultura, tradizione, come le lacrime ed il sorriso siano gli stessi ad ogni latitudine, come la musica, l’arte e le immagini parlino la stessa lingua, quella del cuore e dei sentimenti. Arrivederci al 2019.