Mai come a questo giro l’elezione del presidente della Repubblica ha destato l’interesse degli italiani. L’attenzione degli organi d’informazione è focalizzata sulla corsa al Quirinale con una prosopopea da evento nazionalpopolare, alla stregua del can can mediatico che accompagna il Festival di Sanremo o i Mondiali di Calcio. 

 

Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare dei nomi “papabili”. Tra questi, oltre a quelli dell’attuale premier Mario Draghi e dell’intramontabile Giuliano Amato, c’è quello del quattro volte presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

 

Un personaggio che, piaccia o meno, ha segnato gli ultimi trent’anni di storia del nostro Paese, dividendolo tra berlusconiani e antiberlusconiani. Questi ultimi, nonostante “l’operazione simpatia” portata avanti dal Cavaliere per accreditarsi come figura autorevole e imparziale, non hanno dimenticato i tempi in cui Silvio era al centro della scena politica e al Colle non se lo vedono proprio.

 

Nella categoria s’iscrivono di diritto i membri della Fondazione Casa Delfino, l’organizzazione no profit fondata nel 2005 da Marcello Delfino e Antonio Sartoris. Nella giornata di ieri, sul balcone della sede di corso Nizza 2 che si affaccia su piazza Galimberti, è comparso un eloquente striscione: “No Berlusconi”. Un chiaro riferimento alla partita in corso sul  Quirinale. Come finirà? Staremo a vedere, ma chissà che nei prossimi giorni altri cuneesi non decidano di prendere posizione sul tema...