Vi abbiamo già parlato dell’assurda convinzione che
bere una soluzione contenente candeggina - la cosiddetta MMS - possa prevenire dal rischio di contrarre malattie. Ma il rapporto tra candeggina e coronavirus è anche al centro di una polemica legata alla salute degli animali domestici.
La scorsa settimana il veterinario Enrico Zibellini, intervistato in streaming da Barbara D’Urso per la trasmissione Pomeriggio 5, aveva spiegato che è possibile disinfettare le zampe dei cani al rientro dalla passeggiata quotidiana: “Basta una normale detersione e disinfezione delle zampe stando attenti ai polpastrelli per non irritarli quindi usando materiali disinfettanti molto diluiti a base di clorexidina o banalmente con della candeggina ma molto diluita e tamponare poi le zampe. Per il muso è meglio stare attenti a parti delicate come occhi e mucose perché tutti i detergenti sono molto irritanti”.
Il video dell’intervista - in seguito rimosso dalla pagina Facebook di Pomeriggio 5 - ha suscitato una levata di scudi da parte degli stessi colleghi di Zibellini. Numerosi veterinari infatti hanno rilevato che la candeggina non va utilizzata per eventuali operazioni di pulizia di questo genere, nemmeno in forma diluita. Il rischio infatti è di provocare abrasioni sui cuscinetti delle zampe, o perfino intossicazioni.
Lo stesso Zibellini, travolto da un’ondata di commenti negativi sui social, ha ritenuto necessario precisare con un post su Facebook che non intendeva suggerire l’utilizzo di candeggina concentrata: “Il suggerimento di utilizzare disinfettanti molto potenti, come clorexidina o candeggina, nasce dalla situazione di emergenza attuale e dalla quarantena che tutti noi stiamo vivendo, rendendo difficili gli spostamenti per reperire prodotti specifici, ma è stato incauto da parte mia suggerire in modo sbrigativo una formulazione a base di candeggina senza specificarne le dosi”. L’invito ai padroni è comunque quello di “utilizzare il buon senso e applicare le norme igieniche comuni che avremmo impiegato anche in condizioni normali preferendo acqua e sapone neutro o acqua e shampoo per animali”.
Va chiarito che, come ricordato dal garante dei diritti animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi, non esiste alcuna evidenza scientifica circa il fatto che
il virus possa trasmettersi dagli animali domestici all’uomo. L’
Enpa sconsiglia inoltre di fare troppo spesso il bagno al proprio cane:
“Il lavaggio porta via il sebo del cane, uno strato di difesa molto importante che previene eritemi, arrossamenti. Il bagno andrebbe fatto circa quattro volte l’anno, non tutti i mesi. Fondamentale anche l’uso di saponi specifici per animali”.
Se proprio si pensa che sia il caso di pulire le zampe dell’animale una volta tornati a casa, il consiglio è di evitare sia i disinfettanti che il sapone per umani: “L’ideale sarebbe preparare una bacinella di acqua tiepida (mi raccomando non troppo calda o si fanno danni) con dentro un po’ di sapone per cani o bicarbonato. Assolutamente non usare candeggina e neanche i saponi per umani. Immergere le zampette e poi assicurarsi di asciugarle bene con un asciugamano sempre fresco e pulito, da cambiare ogni volta. Per i più pigri si possono anche utilizzare al rientro le salviette igienizzanti per animali, anche se, con l’immersione è sicuramente più semplice e veloce pulire accuratamente”.
Anche l’Istituto Superiore della Sanità invita all’uso di precauzioni che non mettano a rischio la salute dei quattro zampe: “È possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)”.