Nuove querele contro i locali della ‘movida cuneese’. Nella giornata di oggi sono trapelate indiscrezioni secondo le quali l’avvocato Claudio Massa, rappresentante di un gruppo di cittadini turbati dall’eccessivo trambusto in corso Giovanni XXIII, avrebbe scritto al sindaco di Cuneo, Federico Borgna, per informarlo della situazione e per richedere l’accesso agli atti autrorizzativi di alcuni esercizi commerciali. Le querele, già partite nei mesi scorsi, riguardano gli Ex Lavatoi, il Nuvolari, la Birrovia e l’Osteria dei Colori. Secondo i residenti rappresentati da Massa i gestori dei locali disturberebbero la quiete pubblica e violerebbero ripetutamente i regolamenti comunali.
Per commentare la notizia abbiamo contattato Carmelo Noto, capogruppo del PD nel Consiglio Comunale di Cuneo, da sempre molto impegnato nel tutelare le istanze dei commercianti: “È ora che a fronte di locali che ‘Non fanno nulla di male’ la si finisca – ha detto il consigliere comunale - Semmai si prendano provvedimenti contro gli avventori che, in maniera maleducata, contravvengono alle regole di convivenza civile”. Noto fa anche autocritica e chiede alla sua maggioranza di prendere posizione: “A questo punto ritengo necessario che anche questa amministrazione, di cui faccio parte, si schieri una volta per tutte”.
L’esponente del Partito Democratico spiega le ragioni di chi desidera una città più movimentata: “Se si vuole una città dormiente si continui a sorridere delle azioni penali che singoli cittadini stanno conducendo e si continui a non prendere chiaramente posizione. Se invece si ambisce ad avere una città viva e attrattiva lo si dica con forza e senza alcun timore. E si difenda il lavoro di quei locali che a mio parere sono ingiustamente colpiti. Questa è da sempre la mia opinione personale: chiara e inequivocabile”.