Recentemente ha avuto luogo a Torino l’attesa manifestazione dedicata ai comix, videogames e coss player, cui ho avuto modo di partecipare come visitatore. Tanti sono gli hobbisti che aspettano il momento di addentrarsi in questo mondo di fantasia dal sapore nipponico, magari nei panni del loro personaggio preferito. In qualità di psicologo mi sento di fare alcune considerazioni non solo sulla manifestazione, ma anche sull’hobby e sulla sua valenza psicologica e relazionale. Innanzitutto la manifestazione è un punto nevralgico per diverse tipologie di hobbisti. In primo luogo il posto di maggior rilievo è dedicato ai comix, cioè i fumetti, soprattutto giapponesi, che occupano nella cultura orientale una posizione di maggiore evidenza rispetto al mondo occidentale. Il manga, ossia il fumetto giapponese, rappresenta un modo tutto particolare di narrare le storie: utilizza l’immagine come veicolo principale per trasmettere il messaggio narrativo. Coinvolge i giovani anche per l’immediatezza con cui arriva a portare il lettore in un mondo alternativo, magico, in un qualche modo anche più appetibile. Si tratta di un’esperienza da studiare e approfondire, che sicuramente costituisce un mezzo di crescita culturale per la persona. Non deve però diventare alienante. Il ragazzo che si avvicina a questo affascinante mondo non deve lasciare che la realtà del comix detenga il monopolio del suo interesse, perdendo di vista la vita sociale e gli altri ambiti di interesse. La realtà parallela che i comix propongono può diventare un facile rifugio per coloro che temono il mondo delle relazioni interpersonali, offrendo un’allettante alternativa. Dobbiamo preoccuparci solo nel caso in cui vediamo i nostri figli che, invece di uscire di casa, nelle giornate di sole preferiscono chiudersi nella loro stanza a leggere i fumetti, evitando così di vedersi con gli amici. Non dobbiamo preoccuparci invece se i nostri ragazzi si ritrovano insieme la sera per giocare ai giochi di ruolo (gdr) o con giochi da tavolo, altra tematica a cui è dedicata la manifestazione. Il gioco di ruolo, o role play game è un’esperienza interattiva di gruppo dove i giocatori impersonano il ruolo di un personaggio fantastico e lo fanno interagire con gli altri personaggi, risolvendo incontri e relazioni con dei tiri di dadi. Essi sono guidati da un master, ovvero da un giocatore che svolge un ruolo da moderatore, che si preoccupa di fare rispettare le regole. Si tratta quindi di un’esperienza sana e soprattutto che incoraggia le relazioni sociali. È un modo diverso e originale del vivere l’esperienza dello stare insieme. Purché, ovviamente, non si formino gruppi troppo chiusi, che non si aprono all’esperienza di coinvolgere gente nuova. Ci preoccupiamo nel caso in cui i nostri figli riescono a stare insieme agli altri solo ed esclusivamente se questi ultimi sono anche interessati a fare quel tipo di esperienza, evitando i gruppi sociali più ordinari. Un mondo affascinante quello in cui ci si cala al Torino Comix, tutto da conoscere e da esplorare che ci apre a una cultura differente dalla nostra, nonché un contesto dove conoscere persone nuove e interessanti. Aspettiamo allora l’autunno, in cui si terrà il Lucca Comix 2017, il più grande ritrovo a livello nazionale. Se i vostri figli hanno piacere di parteciparvi fate riferimento alle poche dritte che ho fornito in questo breve articolo e non abbiate timore.