GARESSIO - Ironia e ricordi, il carabiniere più anziano d’Italia a Pomeriggio Cinque

Renato Quaglia è cittadino onorario di Garessio: “Cosa si prova ad avere 106 anni? Non so dire, sono arrivato fin qui e non me ne sono accorto”

Redazione 09/12/2024 18:30

Centosei anni e non sentirli, ed è proprio il caso di dirlo per Renato Quaglia. Il carabiniere più anziano d’Italia conserva una memoria di ferro e il gusto della battuta, tanto da rispondere con una freddura alla Woody Allen alla “solita” domanda: “Il segreto per arrivare a 106 anni? Non bisogna morire giovani”.
 
Le telecamere di Pomeriggio Cinque, la trasmissione di Canale 5 condotta da Myrta Merlino, lo hanno raggiunto all’Opera Pia Garelli di Garessio, dove risiede da tempo, per ripercorrere in breve le pagine di una vita incredibile. Il 25 aprile e l’8 settembre per lui, che ha vissuto entrambe queste date storiche, sono importanti anche a livello personale: la prima è la sua data di nascita, nel 1918, nel comune alessandrino di Cerrina Monferrato. La seconda, nel 1937, corrisponde alla data del suo ingresso nella caserma Cernaia di Torino, in qualità di “aspirante carabiniere reale”.
 
Indossa tuttora la cravatta, che si annoda al collo da solo ogni giorno: “Non per moda, ma perché veniva indossata dai carabinieri anche in combattimento” spiega. E lui la guerra l’ha combattuta, subendo anche la prigionia nei campi: lo ricorda come fosse ieri. “Il 30 agosto 1943 sono partito da Atene con la tradotta, andavamo a Lubiana che era allora provincia italiana” racconta a Canale 5: “A Nova Gradiška, in Croazia, abbiamo subito un’imboscata, ma non eravamo prigionieri di guerra: eravamo internati nei campi militari nazisti”. Tiene a dire nazisti, lui, perché “faccio differenza tra i nazisti e i tedeschi”.
 
Tornato a casa, c’è stato il matrimonio e la nascita dell’unica figlia Zenaide. Lei gli ha dato una nipote che a sua volta l’ha reso per quattro volte bisnonno: uno dei bisnipoti, tutti maschi, è nato nel 2018, un secolo dopo di lui. “Se vengono a trovarmi? Sì, mia figlia mi sta sempre addosso” scherza il “decano” dell’Arma. Rispondendo alla sua maniera a chi gli chiede cosa si provi ad arrivare a 106 anni: “Non so dire, sono arrivato fin qui e non me ne sono accorto”.

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