Martedì 29 novembre alle ore 21, ad Alba presso la sala Ordet in piazza Cristo Re andrà in scena lo spettacolo "Amunì", interpretato dai detenuti della Casa di reclusione “Morandi” di Saluzzo.
Gestito dall'Associazione Voci Erranti, il Laboratorio Teatrale per i detenuti del carcere di Saluzzo produce ogni anno uno spettacolo aperto alla cittadinanza e agli istituti scolastici della Provincia, raggiungendo migliaia di spettatori. Si tratta di una realtà di teatro in carcere di eccellenza, che raccoglie sempre notevoli consensi da parte del pubblico e della critica.
Amunì, che nasce nel 2013 con la regia di Grazia Isoardi, parte dalla riflessione dei detenuti sul tema della paternità, dell'essere contemporaneamente figli e padri, padri assenti e figli difficili, figli cresciuti senza padri non perchè orfani, quanto privi di padri autorevoli, portatori di valori e testimoni delle responsabilità della vita.
Ora questi figli vivono nell'attesa del ritorno alla libertà e nel frattempo, diventati loro stessi genitori, attendono il ritorno del padre proprio come Telemaco fece con Ulisse.
Pensieri di vite recluse, dubbi abitati dai sensi di colpa e reponsabilità mancate, nostalgie di infanzie negate che prendono forma sul palcoscenico in un contesto di festa dal sapore amaro dell' “assenza”.
Amunì può considerarsi un obiettivo raggiunto di crescita artistica e umana del percorso di formazione offerto ai detenuti, nello spirito dell'art.27 della nostra Costituzione.
L'evento, che rappresenta per Alba una prima assoluta, conclude la serie di appuntamenti del progetto "Vale la pena?", che nei mesi di ottobre e novembre ha cercato di portare all'attenzione dell'opinione pubblica albese i temi relativi alla situazione carceraria, all'“umanizzazione” delle pene, alla “rieducazione”, al reinserimento sociale della persona dopo il carcere.
L'iniziativa è stata promossa dall'Associazione di volontariato penitenziario Arcobaleno, in collaborazione con il Comune di Alba, i Garanti regionale e comunale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, il Consorzio CIS, la Casa di reclusione “Montalto”, l'Associazione Mercato della terrra, l'Ente Fiera del Tartufo e con il sostegno del CSV Società Solidale di Cuneo.
Ingresso gratuito.
Le date dell'evento: