Giovanni Scifoni racconta il santo più amato con il suo stile ironico, profondo e travolgente, creando un equilibrio tra narrazione, teatro e musica. I posti sono esauriti, ma è possibile telefonare al numero 0173292470 / 472 per informazioni.
Nello spettacolo tanto atteso quanto originale: “Fra’ – San Francesco, la superstar del Medioevo”, Giovanni Scifoni tra riflessione e divertimento, affabulazione e invenzione teatrale, si confronta con la figura di Francesco d’Assisi, il santo più amato da credenti e non credenti, dando vita a un racconto contemporaneo, brillante e sorprendente. In scena, oltre a Scifoni, gli strumenti antichi suonati dallo stesso Di Giandomenico insieme a Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli.
Scifoni racconta un Francesco artista, performer d’avanguardia, capace di predicare come un attore di teatro contemporaneo: usava il corpo, la voce, la lingua francese, la natura, il dolore, il silenzio. Incantava folle immense, faceva ridere, piangere, sapeva cantare e ballare. Era un comunicatore visionario.
Lo spettacolo attraversa gli episodi più significativi della sua vita, dalla predica ai porci al celebre Cantico delle creature, dalla nascita del presepe a Greccio alla mistica relazione con la morte, per raccontare non il santo ieratico e iconico, ma un uomo fragilissimo, ostinato, immenso e struggente.
Una creazione collettiva che unisce comicità e spiritualità “Fra’” è frutto di un lavoro corale tra attore, musicisti e regista: un laboratorio creativo in cui ogni scena è nata da suggestioni, intuizioni, improvvisazioni e reinvenzioni continue. Il risultato è un’opera intensa e personale, che affronta il mistero della fede, la potenza del linguaggio teatrale e il più grande tabù della nostra epoca: la morte. Il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva Francesco con Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare.
Un finale di stagione emozionante, che invita il pubblico a lasciarsi interrogare, sorprendere e, perché no, a seguire l’esempio di Francesco: cercare la bellezza anche nel buio.